La diversità di vedute emersa ieri fra Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri ha spiazzato i tifosi del Napoli e la stampa che segue le vicende azzurre, dando adito al contempo a certi giornali nel perseguire il loro atteggiamento di freddezza nei confronti del club azzurro. L’episodio è servito a far comprendere quali siano i limiti della società, bravissima ad operare in sede di mercato ma meno abile quando si tratta di dover comunicare attraverso a media che non siano i propri canali web ufficiali. Sostanzialmente quando c’è da parlare di qualcosa il Napoli si limita a diffondere un comunicato, non seguendo in questo senso l’esempio degli altri club che possono contare su degli “influencer” di peso come Marotta e Nedved per la Juventus e Javier Zanetti nel caso dell’Inter. Non è bello da pensare e da dire ma è innegabile che corrisponda al vero la seguente cosa: le loro comparsate in tv riescono ad avere un certo peso.
Ed anche il Napoli dovrebbe dotarsi di un figura simile, qualcuno che riuscisse a tenere a bada la critica a prescindere ed i giornalisti che speculano, o che per episodi quali Pescara e Genoa facesse sentire quanto meno la propria voce, possibilmente al più alto volume raggiungibile in termini di decibel. Perché fino ad oggi sono stati tolti 4 punti, e non lo dice il sottoscritto che cerca di essere imparziale pur tifando Napoli: lo affermano moviolisti, ex arbitri e giornalisti sportivi con pieno credito per poter affermare che la squadra azzurra fino ad oggi è stata danneggiata dagli episodi arbitrali. E invece si sono venute a creare due linee, quelle del tecnico e della società, molto diverse fra loro. Se questa situazione non verrà risolta al più presto con un punto di unione tra le parti, è lecito pensare che possa risultare deleteria per la stagione del Napoli.
di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)