GLI AVVERSARI – Esperienza e solidità: il Chievo sogna in grande

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

Reduce dalla vittoria contro il Sassuolo, il Chievo arriva al San Paolo per affrontare il Napoli. I ragazzi di Maran sono al terzo posto in classifica con 10 punti, gli stessi di Roma e Inter. La squadra cresce anno dopo anno, ma i limiti restano.

ALLENATORE. Se il Chievo è una realtà solida della nostra Serie A, gran parte del merito è certamente di Rolando Maran. E’ da diversi anni che la sua squadra gioca un buon calcio, ordinato e lineare, e si toglie delle belle soddisfazioni anno dopo anno. Le sue doti manageriali le aveva già messe in mostra al Catania, ma a Verona c’è stata la consacrazione. Merita la grande occasione e siamo abbastanza sicuri che, prima o poi, arriverà.

COME GIOCA – 4-3-1-2

Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Gobbi; Hetemaj, Radovanovic, Castro; Birsa; Floro Flores (Meggiorini), Inglese.

Un modulo che permette a Maran di coprire bene tutte le zone di campo, ma non si limita alla sola fase difensiva. In questo modo, con un uomo fra le linee, rende la vita difficile alle avversarie. Con questo sistema di gioco, il tecnico punta sulle transizioni rapide: e i calciatori che ha a disposizione (Birsa e Castro fra tutti) lo interpretano nel migliore dei modi.

PREGI. Chievo d’esperienza, qualità e quantità. Caratteristiche che gli permettono di mettere in difficoltà chiunque, anche chi tecnicamente più valido. Alla base c’è una grande solidità: subisce poco (solo 4 gol in queste prime giornate) e fisicamente si fa valere. In avanti ha più soluzioni di gioco.

DIFETTI. Manca un vero e proprio bomber a questa squadra. Floro Flores è un elemento di sicuro affidamento, ma non è mai stato continuo nelle marcature. Stesso discorso anche per Meggiorini, mentre Inglese non ha la loro stessa esperienza. Paloschi non è mai stato sostituito come si deve.

L’UOMO CHIAVE. Sia per le posizione tattica che per qualità, Valter Birsa è l’uomo più pericoloso del Chievo. Fra le linee sa essere devastante, perché si muove tanto e crea scompiglio. Sarà un banco di prova importante per Jorginho. Il suo sinistro, poi, può provare problemi anche da fermo.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

Gestione cookie