Caso San Paolo: i lavori mai iniziati e il caro biglietti

San Paolo tribuna stampa (Twitter)
San Paolo tribuna stampa (Twitter)

 

Si torna a parlare di San Paolo, anzi c’è qualcuno che ha smesso di farlo e questo è motivo per tornare ad aprire la vicenda, dal momento che chi resta in silenzio è il Comune.

De Laurentiis ha riaperto la discussione, annunciando di non voler più mettere piede al San Paolo, dal momento che non è possibile vedere nulla dalla tribuna, figurarsi godersi lo spettacolo in campo. La proposta di un impianto da 20mila posti sarebbe nient’altro che una provocazione ma è innegabile che al momento Comune, società e tifoseria sono ai minimi storici, più distanti di quanto siano mai stati.

Ancora promesse da parte di De Magistris, che ha anche contratto un debito milionario per dare inizio ai lavori urgenti dell’impianto in vista della Champions League. L’edizione odierna di ‘Repubblica’ sottolinea come ancora nessun lavoro sia iniziato e che nessuno conosce la data d’inizio.

A ciò si aggiunge la scadenza della convenzione-ponte, che andrebbe rifatta d’urgenza, per evitare di prolungare quell’imbarazzante situazione (già verificatasi) che costringe il Napoli ad affittare il campo di settimana in settimana, come dei ragazzini a caccia di 90′ di svago. Viene inoltre ricordata una prescrizione del consiglio comunale, che prevedeva nell’accordo di fissare a 20 euro il tetto massimo per i biglietti popolari.

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