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GLI AVVERSARI – Bologna senza infamia e senza lode

Roberto Donadoni (©Getty Images)

Archiviata la prima giornata di Champions League, il Napoli torna con la testa al campionato. Al San Paolo arriva il Bologna, reduce dalla vittoria interna di domenica scorsa contro il Cagliari. Una squadra giovane e con molti calciatori interessanti, che punta ad una tranquilla salvezza.

ALLENATORE. Non ha più bisogno di presentazioni. Donadoni è un allenatore senatore del nostro campionato, fatto ma forse non ancora finito. Anche stavolta non ha avuto la possibilità di cogliere la grande occasione, che prima o poi dovrebbe arrivare. Ma per il momento l’obiettivo è fare bene con il Bologna, per continuare a crescere e a migliorare. C’è ancora tempo.

COME GIOCA – 4-3-3

Da Costa; Krafth, Gastaldello, Oikonomou, Masina; Dzemaili, Nagy, Taider; Verdi, Destro, Krejci.

Il Bologna ha ormai ben assimilato i dogmi di Donadoni. Gli emiliani puntano molto sulle ripartenze e quindi sulla velocità degli esterni. L’aspetto più interessante di questa squadra è l’ordine tattico, caratteristiche che hanno da sempre le compagini allenate dal tecnico bergamasco.

PREGI. Non c’è una qualità esaltante in particolare di questo Bologna, oltre all’ordine tattico già citato in precedenza. Non ha ancora espresso il pontenziale, che è davvero molto interessante in diversi elementi. I calciatori di qualità non mancano, soprattutto in sede di uno contro uno nel tridente d’attacco. Federico Di Francesco, figlio dell’Eusebio allenatore, è da tenere d’occhio in questo senso, ma anche Simone Verdi e Krejci.

DIFETTI. Probabilmente c’era bisogno di qualche rinforzo in più per evitare di disputare un semplice campionato da salvezza tranquilla. In più, anche la questione Diawara non è stata gestita benissimo. Le potenzialità per andare oltre ci sono, a partire dall’allenatore, che ha ancora molto da lavorare per esaltare le peculiarità dei suoi. Insomma, il Bologna è una squadra normale, senza infamia e senza lode.

L’UOMO CHIAVE. Particolare attenzione merita Verdi, che ha già segnato al San Paolo quando vestiva la maglia dell’Empoli. L’ex Milan, dopo la breve parentesi al Carpi, vuole rimettersi in gioco in quel di Bologna e in queste prime giornate ha fatto intravedere segnali di maturità. Le qualità tecniche non si discutono, ha bisogno di continuità di prestazioni. Donadoni può valorizzarlo.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

Pasquale La Ragione

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