Una occasione da sfruttare, un treno da non perdere. Questo sarà Napoli-Bologna, non per tutti, ma di certo per chi in questo avvio di campionato ha già qualche sassolino dalla scarpa da dover togliere in fretta. Novanta minuti che non saranno semplici, perché i rossoblu di Donadoni – uno che Napoli, quella cattiva e capace di girarti subito la faccia, l’ha conosciuta bene qualche anno fa – arriveranno al San Paolo per fare quello che sanno fare meglio: le barricate, magari vendicando anche il crollo verticale della scorsa stagione, quando gli azzurri fecero valere la legge del San Paolo anche troppo con un successo rotondo, un 6-0 che diede il sorriso proprio a tutti. Eppure, quella coi felsinei torna ad essere partita da mille attenzioni: nessun calo di concentrazione dopo la Champions, perché il campionato italiano sa farti male proprio quando abbassi la guardia e te lo aspetti di meno.
VIETATO ABBASSARE LA GUARDIA
La vittoria di Kiev, bella ed importante, ormai deve essere un ricordo. Nulla è ancora stato ottenuto, nulla è ancora raggiungibile senza ulteriore impegno. In campionato i ragazzi di Sarri hanno fatto bene, recuperando terreno dopo la partenza ad handicap di Pescara, ma la Juve è già pronta a fuggire e far finire il campionato già nelle prime settimane sembrerebbe una esagerazione.
I bianconeri sono avanti di due punti, a punteggio pieno dopo le prime tre vittorie, i giallorossi della Roma, invece, seguono spalla a spalla; mentre la squadra di Allegri, però, sarà impegnata a Milano, i ragazzi di Spalletti saranno attesi a Firenze dalla viola di Paulo Sousa.
Il turno sembrerebbe favorire il Napoli, ma sulla squadra di Maurizio Sarri pendono come lame troppe varianti; quante scorie ha lasciato la Champions, quanto appagati siano gli animi azzurri e soprattutto quanto dietro l’angolo sia la beffa lo potranno sapere solo negli spogliatoi di Castel Volturno.
Quest’anno, però, le forze nuove potrebbero favorire il tecnico azzurro; tanti nuovi volti a Napoli, alcuni di questi ancora sconosciuti al campo. Maksimovic e Tonelli, Rog e Diawara, lo stesso Giaccherini, arrivato sottotono nell’ultima campagna acquisto, hanno solo timbrato il cartellino degli arrivi, ma per diversi motivi sul rettangolo di gioco non sono mai andati. Oltre Milik e Zielinski, due che Napoli hanno già saputo prendersela, Sarri non ha ancora potuto contare sui nuovi innesti; ecco perché la gara col Bologna, terzo incontro di un ciclo di ferro da qui al prossimo 2 ottobre, potrebbe essere la volta giusta.
LA CHANCE DEI VOLTI NUOVI
L’Albiol di Kiev non è sembrato perfetto al cento per cento; ecco perché dalle retrovie Nikola Maksimovic comincia a scalpitare. Dopo una estate a rincorrere Napoli, il serbo è arrivato in azzurro e si allena agli ordini di Sarri da ormai due settimane; vista anche l’assenza per infortunio di Chiriches, potrebbe giungere il suo turno accanto a Koulibaly sabato sera.
Sarri potrebbe nuovamente contare su Zielinski dal primo minuto, dopo averlo fatto solo subentrare a Kiev; e chissà che accanto al polacco, in mezzo al campo, non possa vedersi anche qualche altra faccia nuova. Rog o Diawara? Tutto dipenderà da Jorginho, l’italo-brasiliano che è parso un po’ in affanno nel finale contro la Dinamo, ma che é essenziale per il gioco di Sarri.
Staffetta in attacco? Si, ancora una volta. Insigne potrebbe riprendersi il suo posto sulla sinistra, mentre Gabbiadini e Milik si giocheranno come sempre l’unico posto al centro dell’attacco.
Callejon potrebbe resistere ancora una volta, ma alle sue spalle si scalpita; un turno di riposo farebbe bene anche allo spagnolo, e chissà che Sarri non ci pensi, subito dopo il Bologna.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)