LA CERTEZZA – Callejon, il vero bomber del nuovo Napoli

Callejon (Italo Cuomo)

La disperazione dopo la cessione inattesa di Gonzalo Higuain alla Juventus ha generato forse fin troppa rassegnazione nei tifosi azzurri riguardo la fase offensiva, in realtà decisamente funzionante: nonostante l’addio del Pipita, infatti, l’attacco del Napoli gira in maniera più che efficiente, come dimostrano i 9 gol siglati in appena 3 partite di campionato. Si è parlato tanto della nuova vena di Mertens, di un Insigne non troppo in forma, di chi dovrà essere il titolare tra Milik e Gabbiadini. In realtà, il protagonista dell’attacco azzurro rischia di essere sempre lo stesso, ovvero quel José Maria Callejon che dopo tanti anni continua a mostrare un rendimento costante e positivo. E che proprio in questa stagione potrebbe trovare una clamorosa consacrazione in zona gol.

E’ TORNATO CALLEGOL – Proprio l’esterno spagnolo, alla quarta stagione con il Napoli e fresco di rinnovo, è infatti il capocannoniere della squadra azzurra con 4 gol, se si conta anche il secondo contro il Milan che per alcuni sarebbe da considerare autorete di Romagnoli. Due doppiette in tre partite che lo proiettano al pari di Belotti e Kessiè nella classifica marcatori dopo appunto tre incontri disputati. Mai Callejon aveva iniziato così bene il campionato in termini realizzativi: nella prima stagione il ragazzo siglò 3 gol in 3 gare, nella seconda solo uno, nella terza restò a secco mentre ciò che sta facendo adesso rischia di diventare storia. L’ex Real Madrid può certamente puntare a superare il suo record di gol stagionali con la maglia del Napoli e in generale, che risale proprio alla prima annata con gli azzurri della stagione 2013-2014: Callejon segnò ben 20 reti, di cui 15 soltanto in campionato. Un vero e proprio cecchino dell’attacco partenopeo.

ADDII E CONFERME – Ma come si è arrivati ad una nuova esplosione in zona gol di Callejon dopo due stagioni tutto sommato normali sotto questo punto di vista? Sicuramente il modulo e la tipologia di gioco proposti dal tecnico Maurizio Sarri esaltano le caratteristiche dello spagnolo: Callejon da sempre è fondamentale per la fascia destra, soprattutto quando si tratta di fare la doppia fase. La grinta del centrocampo azzurro e la possibilità del Napoli di costruire quasi sempre il gioco e dunque di tenere il possesso palla gli consentono di stancarsi di meno nel tornare in difesa e di essere più lucido quando si tratta di attaccare. Inoltre, ormai da più di due anni quello del Napoli è l’attacco più remunerativo d’Italia e tra i più forti d’Europa: ovviamente questo non può che favorire la vena realizzativa di tutti gli interpreti dei ruoli offensivi, tra i quali rientra palesemente anche Calleti.
Anche l’addio di Higuain può aver avuto un effetto positivo: sia a livello mentale, con i componenti del reparto d’attacco maggiormente responsabilizzati e portati a fare bene, sia a livello tattico, poiché il gioco non converge più necessariamente ed esclusivamente sulla prima punta ma viene impostato più come una manovra d’insieme, una sinfonia corale ben orchestrata che permette di arrivare piuttosto facilmente al gol. Di fatto a questo Napoli il grosso riferimento offensivo serve solo fino ad un certo punto: per questo gli inserimenti e tagli di Callejon, un vero e proprio maestro nel mettersi alle spalle il difensore in questo senso, risultano estremamente importanti e decisamente più mortiferi del solito per le difese avversarie.

CERTEZZA – Callejon resta dunque una certezza assoluta per l’attacco del Napoli, anche in termini di amore verso la maglia: il rinnovo firmato quest’estate fa comprendere perfettamente le intenzioni del ragazzo per i prossimi anni. Cuore, testa e gambe sono ormai di colore azzurro e, di conseguenza, lo saranno anche i tantissimi gol che il “nuovo” potenziale bomber del Napoli segnerà durante le prossime stagioni.

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