LA SORPRESA – Zielinski il trattore: curre curre guagliò

Dopo la seconda vittoria in tre partite di campionato il Napoli si porta a 7 punti, con tutte le situazioni positive che ne conseguono: gol fatti e punteggio sono superiori a quelli dell’anno scorso in questo momento della stagione, e alla terza giornata è arrivato anche il primo clean sheet del torneo. Numeri incoraggianti, fondati soprattutto sullo zoccolo duro della squadra. Oltre a Milik, che ha segnato due reti nella seconda gara, c’è però un’altra sorpresa, anche se difficilmente potremmo definirla davvero tale, in grado di stregare i cuori dei napoletani. Perché Piotr Zielinski, calciatore polacco di grossa prospettiva, poteva già sembrare un futuro campione, mentre ora invece pare addirittura un giocatore già pronto per i grandi palcoscenici.

CORSA E TALENTO – A Palermo Zielinski ha giocato la prima gara da titolare con la maglia del Napoli. In molti attendevano questo avvicendamento con Allan, anche se il polacco teoricamente potrebbe giocare anche al posto di Hamsik. Sarri ha spiegato perfettamente la scelta tattica: voleva, per una partita in cui l’avversario andava aggredito per delineare le manovre offensive sin da subito, una mezzala più “alta”. Zielinski ha svolto il suo lavoro con grande ordine: bene nel possesso palla e nello smistamento della stessa, veloce nelle azioni offensive, coerente sia quando si è trattato di offendere che di difendere. La sua partita ha inevitabilmente attirato critiche positive, come molti credevano potesse fare. Inoltre, dopo aver propiziato l’azione del gol di Callejon contro il Milan, il centrocampista ha trovato il primo assist ufficiale della stagione proprio per Calleti, che ha chiuso il match con il gol dello 0-3. Disarmante e straordinaria l’azione costruita dal polacco: Zielinski infatti evidenzia una debordante condizione fisica in un momento iniziale della stagione proponendo un coast to coast imponente per poi rimanere lucido nel passaggio dopo aver percorso da solo la quasi totalità del campo da gioco. Un’azione che avrà strappato gli applausi anche dei più critici, prima della sostituzione con Allan e del meritato riposo.

CERTEZZA – Da promessa a certezza il passo è stato molto breve. D’altronde anche Sarri l’aveva detto: “Zielinski è favorito perché ha già lavorato un anno con me, conosco le sue caratteristiche”. Con il tecnico azzurro il polacco può davvero esaltarsi ed arrivare alla consacrazione definitiva: il ruolo della mezzala nel 4-3-3 sembra ritagliato esclusivamente per il suo talento. Il giocatore è appena arrivato ma sembra un veterano: conosce il modulo e il tecnico, è già perfettamente integrato negli schemi e riesce a sbagliare davvero pochissimo. Di conseguenza, almeno per il campionato, Zielinski è ormai entrato a far parte quasi certamente della lista dei “titolarissimi”. Un concetto, comunque, che quest’anno andrà sicuramente rivalutato se non accantonato: già a Palermo, nonostante l’emergenza, Sarri ha dimostrato di poter fare affidamento su un turnover di buonissima fattura. Per la Champions League tutto è da vedere ma per le gare di campionato Zielinski sembra essere realmente una pedina fondamentale, soprattutto per consentire ad un Allan eccessivamente spompato dalla scorsa frenetica stagione di poter rifiatare adeguatamente senza rischiare di allentare la presa in certe partite e, dunque, di offrire prestazioni poco consone in certe occasioni a causa di una stanchezza dilagante.

EREDE IN CASA – Inoltre, con l’acquisto di Zielinski, il Napoli potrebbe aver fatto un affare anche in termini di eredità. Questo perché, a tutti gli effetti, il polacco sembra essere in termini di età, personalità e talento l’unico a poter prendere in mano la carta della successione di Marek Hamsik. Quando lo slovacco, per motivi d’età e di condizione atletica, non potrà più garantire un apporto solido alla causa, le prestazioni di Zielinski saranno fondamentali per raccoglierne le redini e non diminuire il tasso tecnico nel futuro. Una promessa che in realtà è già certezza, un trattore che macina chilometri e talento: Zielinski corre, corre, corre. E non ha di certo intenzione di fermarsi ora.