Si riparte da dove ci si era fermati. 21 agosto e 10 settembre, un nuovo inizio a tre settimane di distanza, la Serie A si ritrova dopo la prima (delle tante) soste per le nazionali e riprende il cammino tanto aspettato. Per la prima volta senza il peso del calciomercato.
Non cambia nulla, eccetto che per qualche nazionale ancora indaffarato in giro per il mondo prima di raggiungere i compagni del proprio club di appartenenza. La Juve davanti a tutti, pronta a non calare le marce, il Napoli e la Roma dietro a rincorrere; trasferta isolana per gli azzurri che arriveranno alla spicciolata nei prossimi giorni per poi trasferirsi in Sicilia, dove sabato sera si gioca in casa del Palermo. Una sfida importante, un derby tra squadre del Sud che dovranno onorare al meglio la gara; gli azzurri per dare continuità al bel successo visto col Milan, il il Palermo per dare una sterzata al suo campionato al primo big match della stagione.
Sarri troverà un Napoli provato nelle gambe: Hamsik, Hysaj, Milik e Zielinski sono scesi tutti in campo con le rispettive nazionali, per non parlare di Chiriches che dal ritiro della Romania ci è tornato con un ginocchio malandato. Mertens e Reina cercheranno il loro spazio dopo la prima panchina nella sfida uno contro l’altro della scorsa sera, mentre Gabbiadini spera che Ventura possa concedergli spazio contro Israele dopo non aver visto il campo con la Francia.
Impegno probante per il Napoli, quello contro i rosanero, non tanto e non solo per la sfida in sé o perché arriva dopo una serie di impegni internazionali che avranno messo a dura prova i suoi, ma quanto per il conseguente impegno di Champions che aspetta gli azzurri.
È arrivata, infatti; la Champions tanto attesa è ormai dietro l’angolo, pronta al debutto per Sarri e i suoi. La prima fermata in Ucraina, a Kiev, dove tra una settimana il Napoli farà il suo terzo esordio degli ultimi anni. Una partita importante, già solo per quello che comporta; se poi ci aggiungiamo che per il tecnico napoletano e tanti nuovi calciatori sarà la prima volta in assoluto, il quadro è completo.
Prima di sentire la musichetta, però, resta una gara di campionato importante da giocarsi; il Napoli di Palermo non potrà sbagliare per non perdere il treno giusto delle prime posizioni. Nella bagarre estrema di questo inizio di campionato, anche il minimo passo falso potrebbe rovinare i piani degli azzurri che, con Roma e Inter in agguato, non possono concedersi il lusso di sbagliare.
Partita per partita, dunque, unendo le forze e distribuendole su 180 minuti che potrebbero essere già fondamentali nell’economia dell’intero anno. Lo sa bene Marko Rog, uno di quelli che a Napoli c’è arrivato proprio per far sì che la guardia non si abbassi mai. Con i nuovi innesti la squadra azzurra può contare su un maggiore aiuto dalla panchina negli impegni ravvicinati, una panchina che, pur composta in larga parte di giovani, può già far registrare un talento strabordante.
“Sono stato a Napoli solo poco tempo, per ora, perché la convocazione in nazionale mi ha subito fatto ripartire. Ho conosciuto Sarri e i compagni” – dice il croato del 1995, arrivato dalla Dinamo Zagabria – “Strinic mi aiuta con la lingua. So dove sono capitato, dovrò impormi per guadagnare il posto. La panchina non mi preoccupa, non sarà una tragedia, ma darò tutto per giocare”.
E se anche il resto dei sostituti la pensa così, Sarri può già dormire sogni tranquilli.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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