Abbattere il monte ingaggi, ridurre i costi e puntare su giovani di talento. Il ds Cristiano Giuntoli è riuscito nel suo intento e producendo una riduzione degli stipendi complessivi che scendono sotto i 69 milioni lordi contro i 74,6 milioni di dodici mesi fa. Come riportato da ‘Il Mattino’, la filosofia gestionale del Napoli prevede che solo in casi eccezionali si possa sforare il tetto dei 3 milioni. È successo per tre anni con Higuain (5,5) e ora tocca ad Hamsik, che ha firmato un rinnovo da 4 milioni a stagione fino al 2020. E a Callejon (3,1). Ma sono casi limiti. La media ingaggio della rosa azzurra è di circa 1,4 milioni a calciatore: si passa dai più ricchi come Hamsik (4) e Callejon (3,1) a Hysaj (0,6) e Tonelli (0,6). Ma è ovvio che questi circa 6 milioni di euro risparmiati fino ad adesso verranno spalmati nelle prossime settimane dai vari rinnovi in vista che renderanno milionari anche Koulibaly (0,8) e lo stesso terzino albanese.
Ciò che più sorprende è come due esuberi come Zuniga e De Guzman abbiano finanziato l’acquisto di giovani di talento. Infatti il Napoli è riuscito a liberarsi della mannaia degli stipendi elevatissimi del colombiano (3,2) e dell’ex Swansea (1,7) che a settembre del 2015 pesavano ancora come macigni nei conti del club azzurro. Dieci milioni lordi che sono stati spalmati per gli ingaggi di Rog (1,1) Zielinski (1,1), Milik (1,3) e Diawara (0,8).