LA SOSTA – Sarri al lavoro per mettere a punto un nuovo Napoli

Fonte: sscnapoli
Fonte: sscnapoli

 

È un Napoli che lavora duramente sui campi di Castel Volturno, nonostante le telecamere apparentemente mente rivolte altrove. Si tornerà presto, si tornerà a breve a pensare al calcio giocato e al campionato, alla prima di un torneo che stavolta sari ero da impegni di calciomercato di qualsiasi forma. Si tiene in allenamento anche Sarri che forse mai come questa volta si tiene stretto questa sosta: a Napoli sono arrivati troppi giocatori nelle ultime ore di mercato, per questo la pausa servirà al tecnico toscano per incontrarli, testarli, integrarli.
Il primo sarà Nikola Maksimovic, già a lavoro sui campi azzurri il giorno dopo il suo arrivo definitivo; era quello che cercava, Napoli, era quello che voleva, la squadra ed il futuro per cui si è giocato la faccia col Torino e con mezza Serie A, magari rinunciando al altre offerte sicuramente provenienti dall’estero. Sarri e gli obiettivi azzurri l’hanno convinto, giocarsi ora un posto da titolare sarà il suo obiettivo.

VOLTI NUOVI E PRIME VOLTE

Non solo, perché a Castel Volturno si aggirano per la prima volta anche i volti nuovi di Amadou Diawara, Giaccherini e Lorenzo Tonelli. Il centrale difensivo, così come l’ex Juventus, muove i primi passi dopo Dimaro insieme al gruppo, ma ha già perso il primo treno importante della sua stagione; il Napoli, infatti, ha lasciato lui ed Omar El Kaddouri, altro infortunato del momento, fuori dalla lista UEFA relativa alla prima fase di Champions. L’augurio di tutti i tifosi del Napoli, ora, è quello di poterlo vedere nella nuova lista che verrà presentata al termine della fase gironi; innanzitutto perché significherebbe una sua guarigione totale, poi perché vorrebbe dire poter vedere il Napoli agli ottavi della grande competizione europea.
Il turno di nazionali, in ogni caso, non ha fatto finora male al Napoli; Rog ha giocato e bene con la Croazia Under21, Gabbiadini, Mertens e Reina sono rimasti in panchina nelle sfide andate in scena ieri.
La situazione del portiere era forse quella che maggiormente preoccupava Sarri; Reina ancora soffre per l’infortunio che l’ha tenuto fuori durante il ritiro di Dimaro, la guarigione non è ancora completa ma serve come il pane al Napoli di questo momento, avendo alle spalle Sepe e Rafael. L’estremo difensore azzurro ha trovato però smalto e serenità con questa chiamata del nuovo CT spagnolo e, al pari di uno sforzo fisico, l’adrenalina nel morale potrebbe essere nuova energia per lui e tutto il reparto.

UN BILANCIO ALLA PARI

La stessa energia che ancora si respira dalle parole di Aurelio De Laurentiis. Il presidente azzurro ci ha tenuto a parlare ai tifosi tramite la radio ufficiale dopo la chiusura di un mercato che ha rappresentato più di una difficoltà per tutti i tifosi azzurri.
Sette colpi, una cessione che fa male e tante altre chiacchiere che hanno spostato l’attenzione, creato attese e preoccupazioni. Alla fine è arrivato Maksimovic, ma non quel Cavani che i tifosi chiedevano; ADL non ha smentito la trattativa, ma il tempo e le risorse non avrebbero mai favorito il buon esito dell’affare. In azzurro restano Gabbiadini e Milik, ai quali il patron dà estrema fiducia, mentre a centrocampo molto è stato cambiato per garantire a questo Napoli – e a quello del futuro – qualità e continuità.
Molto più difficile, invece, parlare di soldi; acquisti come quello di Rog o Maksimovic, infatti, seppur esosi, saranno da completare economicamente da qui ad un anno, con le rispettive spese che incideranno su un bilancio che non è quello presente. Per il momento, dunque, tra acquisti, cessioni, aumento del monte ingaggi e le possibili entrate della Champions che rimpingueranno le casse azzurre, il saldo totale sembra essere molto positivo, quantomeno in parità, confermando le volontà della società che non mette mai a rischio l’integrità economica delle proprie risorse.
Se basterà per vincere qualcosa è ancora presto per dirlo; fortunatamente in campo non ci andranno i conti né i fatturati, ma i giocatori, con i loro limiti e le loro qualità.
Di mercato si tornerà a parlare tra un mese, almeno, quindi almeno per un po’ c’è da godersi il campo.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

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