L’esordio degli azzurri in campionato non è andato esattamente secondo le aspettative: per il secondo anno di fila il Napoli non è riuscito infatti a vincere la prima partita di Serie A, impattando contro il Pescara allo stadio Adriatico. Una mancata vittoria che molti in effetti attendevano, considerando il tipo di preparazione atletica che la squadra di Sarri compie durante l’estate. Dopo il match abbiamo chiesto ovviamente ai tifosi di dire la loro sul primo pari stagionale del Napoli: dunque, questo appuntamento con la nostra consueta rubrica “Ditelo Voi” è dedicato al posto esordio nel torneo italiano.
Il primo parere arriva da Massimo De Luca, il quale evidenzia la grande partita di un subentrato: “Dopo la prima di questa stagione ho scoperto che da piccolo sognavo di essere Mertens senza neanche conoscerlo”. L’analisi prosegue poi in termini più generali, con un attacco alla società e un occhio alla partita: “L’atteggiamento della società che sceglie di non presentarsi ai microfoni è puerile ma soprattutto scorretto! Per quanto riguarda il gioco, o si cambia modulo oppure Gabbiadini è meglio venderlo per prendere una punta vera. A conti fatti siamo migliorati. Eravamo sotto di 2 e con 2 sostituzioni l’abbiamo raddrizzata. Se Rocchi non avesse sbagliato sul rigore avremmo vinto. La nostra rosa è più competitiva dell’anno scorso, non ci resta che sperare in Milik come terminale”.
Anche Mario Zannella tesse le lodi degli azzurri, rivelando però una sensazione generale sulle altre squadre del torneo: “A me sembra lo stesso Napoli dello scorso campionato. L’unico problema è che la Juventus e la Roma si sono rinforzate. Addirittura la Lazio sembra migliorata rispetto allo scorso anno. Si sente la mancanza di una prima punta vera (dopo Icardi non si era parlato di Bacca?), ma quello che sicuramente manca al momento è la condizione atletica, si sa che quella verrà a breve”.
Andrea Sabbato punta invece il dito sulla questione preparazione: “Stesso avvio dell’anno scorso, con epilogo (fortunatamente) diverso. Mi chiedo: perché il Napoli deve sempre fare una preparazione che preveda una partenza a rilento? Spesso giustificata dal fatto che in questo modo si riesce ad essere in palla più o meno per tutto l’anno o comunque nei periodi topici; come mai la Juve (per fare un esempio), tranne l’anno scorso, è sempre partita forte, mantenendo più o meno costante la condizione per tutto l’arco dell’anno?”. Spazio anche per un’analisi della gara, in particolare dei cambi che hanno modificato l’andamento del match: “Per quanto riguarda la partita: i cambi hanno inciso, se non altro per dare la scossa, ma anche perché chi è entrato aveva più voglia di fare dei due titolari che magari stanno pensando ad altro in questo periodo. Come è stato già detto, la mancanza di una vera punta si è sentita: magari partire con Milik dall’inizio sarebbe stato meglio, visto che per caratteristiche ed esperienze passate lo è di più di Gabbiadini”.
Gigi Crispino dice invece la sua sulla prestazione di alcuni calciatori coinvolti ieri nel match serale. Tanti promossi e qualche bocciato, soprattutto in attacco: “La difesa molto sotto tono, con Koulibaly e Albiol troppo spaesati, evidentemente con la testa al mercato. Ottimi Hamsik, Zielinski, Mertens e Milik, quest’ultimo ha cambiato la partita mostrando a Gabbiadini come un attaccante può aiutare una squadra in difficoltà. Gabbiadini grandissimo neo di questo Napoli, giocatore totalmente avulso e senza carattere su cui qualcuno vuole continuare a puntare ma che, secondo me, non esploderà mai, come non è mai esploso fino a oggi, dotato solo di un buon sinistro ma il suo essere giocatore finisce lí”.
Ciro Cardalesi invece la prende ironicamente, immaginando una scenetta davvero simpatica: “Vorrei raccontarvi una piccola scenetta che mi gira in testa da ieri: ci sono 2 giocatori di una squadra con la maglia a strisce bianconera, uso 2 nomi di fantasia, Peppita e Checchini. Peppita guarda il Napoli in tv, magari sul letto mentre taglia le unghie dei piedi, vede che un giocatore del Pescara che fa taekwondo su Zielinski e l’arbitro che concede rigore, ma poi si rimangia tutto e si prosegue come se niente fosse. Peppita resta un attimo fermo a vedere il replay, poi urla verso Checchini che è in bagno a controllarsi il naso, e dice:”Ma a noi questi rigori li danno?”, e dal bagno:”Stai tranquillo questi e anche quelli che non ci sono”. Allora Peppita aggiusta il suo riporto, riprende il tagliaunghie e continua nella sua opera ancor più convinto della scelta fatta in estate”.
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