SI RIPARTE – Il secondo Sarri lancia il Napoli da Pescara

Napoli Monaco ©Getty Images

 

14 maggio 2016. Si riparte da qui, dall’abbraccio di un popolo, di una città, di uno stadio tutto unito ad un tecnico, ad un goleador, ad una squadra. Si riparte da Napoli-Frosinone, 4 gol per farsi apprezzare, per farsi temere, per farsi attendere da chi ai piani superiori aveva le chiavi per tutte le porte. Sbarrata quella dello scudetto, in possesso di mani bianconere, si apriva quella della Champions diretta; un sogno, un obiettivo di cui gioire tutti insieme. L’ha fatto, Napoli, ha gioito e festeggiato, inebriata dalla festa ha sperato che l’estate passasse in fretta, senza campo e col calciomercato, ma così non è stato; oltre tre mesi di chiacchiere e parole, quell’uomo abbracciato la sera del 14 maggio oggi si fa abbracciare da qualcun’altra e il morale non è più alle stelle. Ma bisogna ripartire, tre mesi e qualcosina più in là, perché il tempo passa e non ti aspetta, così come non ti aspetta il campionato che oggi ti chiede già di inseguire.

C’È GIÀ DA INSEGUIRE

Higuain è scappato davanti, s’è messo tre punti in tasca alla sua prima con la maglia della Juventus e ha chiuso, di fatto, la sua vita azzurra. Ha esultato come non avesse mai fatto un gol in A, ha bagnato subito con gol la sua presenza. Ma anche la Roma ha chiesto tanto al Napoli; nel match d’esordio i giallorossi ne hanno fatti 4, ma il punteggio è bugiardo perché l’Udinese per oltre un’ora non ha di certo giocato peggio. Ma tant’è che alla fine i valori vengono fuori e allora sia ad Udine che a Firenze si resta con in mano solo una buona prestazione.
Le immagini a Pescara sono arrivate, lì dove la squadra di Sarri è da ieri sera e dove oggi si riaprirà un altro capitolo, quello dei novant’anni e di una nuova stagione che al Napoli chiede tanto: c’è da confermare il secondo posto guadagnato la scorsa stagione, c’è da inseguire un sogno chiamato Champions, c’è da dimostrare a tutti che il Pipita è importante si, ma in fondo il Napoli può rialzarsi anche senza di lui e cavare dai nuovi. “Tutti hanno detto che ci siamo indeboliti; bene, speriamo di dimostrare che si sbaglino” il primo pensiero della stagione di Sarri. Il tecnico è tornato a parlare ieri dopo una lunga estate per presentare la sfida col Pescara, dipinta come “insidiosa e da non sottovalutare”, sul filo dei pensieri espressi anche lo scorso anno. La missione è di quelle importanti, perché tra arrivare sulla cresta dell’onda e restarci c’è una bella differenza è Sarri questo lo sa.

DA PESCARA A…PESCARA

L’Adriatico, però, lui lo conosce bene; nel 2005-06 ha allenato i biancoazzurri guidandola ad una salvezza tranquilla e undici stagioni dopo li ritrova in Serie A mentre lui è alla guida di una delle fuoriserie del massimo campionato italiano. Forse neanche lui, ottimista per natura, lo avrebbe immaginato.
Da Pescara partirà il progetto Sarri 2.0, quell’insieme di gioco, tecnica, fantasia e divertimento, senza scordare cuore ed anima che saranno fondamentali in una stagione che si preannuncia già difficile. Oggi tutti conoscono il Napoli, ma senza Higuain forse lo temono un po’ di meno.
“Sono abituato a lavorare con quello che ho” ha ribadito Sarri, ma davanti il materiale per lavorare nel post-Pipita c’è davvero; è finalmente l’ora di Gabbiadini, uno che secondo il tecnico “nei piedi ha tanti gol e lo dimostrerà” ed è arrivato in azzurro Milik, 22enne polacco che aspetta solo l’occasione giusta. Zielinski e i giovanissimi Rog e Diawara fanno del Napoli una squadra con una buona propensione per il futuro, in mano ad un tecnico che sa plasmare la testa e le gambe dei calciatori portandoli a rendere al massimo delle loro capacità. Quando si ha a che fare coi giovani, però, qualche calo di concentrazione può esserci ed allora è lo stesso Sarri a mettere in guardia tutti.
Speriamo che i giornali si sbaglino e che le griglie di partenza si rivelino inutili come un anno fa; gli azzurri bagneranno il loro esordio tra incognite ed incertezze, ma di certo c’è che la squadra dello scorso hanno ha mantenuto la spina dorsale che tanto aveva fatto bene.
E a Pescara, stasera, si ripartirà proprio da lì.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

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