L’inizio di questo turbolento campionato azzurro non è certo dei migliori, ma buone indicazioni ci sono in ogni caso. Nella prima fase gioca forse anche l’effetto-sorpresa del Pescara, nella seconda invece sono anche i padroni di casa a calare sul piano dell’intensità, porgendo il fianco al Napoli. Difesa da bacchettare, problemi per Gabbiadini da prima punta, per fortuna ci pensa un sublime Mertens a restituire un mezzo sorriso al Napoli. Due punti persi, per come si era messa la ripresa, uno guadagnato per come era finita dopo il duplice fischio. Come lo vedete il bicchiere?
REINA 6 – Prende due gol non proprio inevitabili, ma in entrambi i casi ci voleva un miracolo per salvarli. Forse giusto un pizzico più colpevole sull’1-0.
HYSAJ 6 – In fase difensiva trova qualche difficoltà di troppo, dalla sinistra partono le maggiori azioni pericolose del Pescara. Nella ripresa però sale in cattedra ed inizia ad asfaltare la fascia destra con la sua tipica continuità e facilità di corsa. Il secondo gol azzurro nasce dalla sua ennesima sortita, con cross vincente. Insomma, una ripresa in netta ripresa.
ALBIOL 5 – Preso d’infilata dal filtrante che manda in gol Benali, in ritardo nell’uscire sul portatore di palla. Traballa ogni volta che gli sguscianti attaccanti abruzzesi si infilano negli spazi, prende anche un cartellino praticamente a metà campo, la spia di una gara in debito costante.
KOULIBALY 5 – Ieri Sarri in conferenza ha parlato apertamente di “cazzate”, quasi a volerlo mettere in guardia da qualche calo di concentrazione di troppo. Come parlare al muro: infilzato da Benali, in ritardo su Caprari. Responsabilità dirette in entrambi i gol. Un po’ meglio nel secondo tempo.
GHOULAM 5 – Si propone bene, aggredisce la fascia ma lascia troppo spesso scoperte le spalle. L’affondo di Zampano in occasione del 2-0 nasce da un’intuizione di Oddo, che da quella parte aveva visto una voragine in cui insinuarsi bene: aveva visto giusto. Distratto.
ALLAN 5 – Lo scorso anno era partito sprint, stavolta invece è fra i meno in palla. In difficoltà, continuamente ad inseguire l’avversario, in ritardo negli interventi e nel capire la giocata, due delle sue caratteristiche peculiari.
VALDIFIORI 5 – Non ci siamo. Non cambia mai ritmo, in fase passiva subisce troppo e tende a schiacciarsi, scoprendo il fianco all’iniziativa degli scatenati centrocampisti pescaresi. Ha anche buone intuizioni, ma i lanci in profondità non vengono raccolti dai compagni.
HAMSIK 6 – Un po’ nascosto nel primo tempo, ma fra i tre di centrocampo è comunque il più attivo. In crescita nella seconda frazione, ma dopo un’ora finisce la benzina e inizia a chiedere il cambio. Nel frattempo, comunque, era stato fra i protagonisti della rimonta azzurra. Dal 71′ ZIELINSKI 6 – Entra con piglio e personalità, si propone in avanti, avrebbe preso anche un rigore se l’addizionale Rocchi non avesse sconfessato clamorosamente la decisione dell’arbitro Giacomelli. Ingresso tutto sommato positivo.
CALLEJON 6,5 – Sfiora il golazo nel primo tempo con una delle sue tipiche volèe a incrociare, è sempre fra i più attivi anche nella ricerca del gol. Solito, fondamentale lavoro tattico nel secondo tempo, quando le sovrapposizioni con Hysaj fanno finalmente la differenza.
GABBIADINI 5 – Il problema è sempre lo stesso. A difesa schierata non riesce mai a trovare spazio semplicemente perché non attacca mai lo spazio. Vuole il pallone sul piede e anche quando lo riceve c’è sempre un mastino pronto a sradicarglielo dal piede. E’ un grandissimo, ma finché non riuscirà a replicare certi movimenti la prima punta non potrà farla, non in queste partite qui. (Dal 52′ MILIK 6 – Sicuramente più mobile e incisivo rispetto al compagno, anche lì davanti fa più peso e impensierisce sicuramente di più i difensori bianco-azzurri. Va anche vicino al gol con un bel diagonale, ma Bizzarri gli dice di no).
INSIGNE 5 – Sarà il momento particolare, sarà il particolare affetto per Pescara, sarà quel che sarà ma incide pochissimo, non riesce mai a trovare il guizzo e finisce risucchiato dal duo Zampano-Gyomber. Occhio, che alle spalle c’è un rincalzo in forma strepitosa… (Dal 52′ MERTENS 8 – Sarri aveva concesso sette minuti ad Insigne per farlo ricredere nella ripresa, lui ce ne mette altrettanti per dimostrare che la scelta di metterlo in campo è quella giusta. Splendido il primo gol, poi dopo altri tre minuti ne mette dentro un altro di giustezza, da centravanti. ‘Ciro’ è in una condizione meravigliosa, in questo momento non si può prescindere dalla sua verve. Messaggio forte e chiaro a chi fa tanti capricci.)
ALL. SARRI 6 – L’approccio è scioccante, anche per lui, preso di sorpresa dalla verve e dalla preparazione tattica degli uomini di Oddo. Poi il Napoli prende le misure e inizia a dettare il proprio gioco, complice anche il comprensibile calo fisico del Pescara, che nei primi 45′ era riuscito a neutralizzare quei tipici fraseggi stretti con un pressing serrato. Peccato sfugga il rigore e il terzo gol, sarebbe stata una gran rimonta.
A cura di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)