Koulibaly fra rinnovo e cessione: il Chelsea preme, ma potrebbe restare in azzurro

Kalidou Koulibaly resta sospeso a un filo. Ancora molto intricata la situazione relativa al difensore senegalese, che non ha ancora rinnovato il suo contratto con il Napoli e continua a subire la corte serrata di diverse pretendenti piuttosto interessate. Su tutte il Chelsea, che per lui – secondo quanto riporta Niccolò Ceccarini a ‘Radio 24’ parlando delle ultime notizie Napoli – sarebbe disposto a spendere una cifra di ben 55 milioni di euro per accaparrarsi il centrale classe ’91. Dopo i problemi dell’ultimo mese, le dichiarazioni di Kalidou e le risposte piccate di De Laurentiis, le trattative per il rinnovo di contratto di KK vanno avanti, ma trovano sulla propria strada delle tentazioni enormi. Koulibaly ha più volte ribadito di voler restare a Napoli, dove sta benissimo e dove ha legato anche la sua famiglia, ma se De Laurentiis non lo accontenta potrebbe valutare l’ipotesi di tentare una nuova avventura, probabilmente proprio al Chelsea di Conte. Intanto gli azzurri continuano a cercare un’alternativa di valore sul mercato: si fa sempre più in salita la strada per Maksimovic, che Cairo, indispettito dalla reazione del calciatore, non vuole cedere a De Laurentiis. Una vociferata proposta del Chelsea per il centrale serbo risolverebbe il problema alla radice: a quel punto il K2 azzurro potrebbe anche firmare il rinnovo e restare ancora a lungo. Intanto il Chelsea preme e per Koulibaly si è spinto fino a 58 milioni, prontamente rifiutati dal Napoli. Ma se Conte rilancia ancora e arriva a 70 milioni – come anticipato dal ‘Daily Telegraph’ – potrebbe essere davvero difficile rifiutare una proposta di questa portata e si porrebbe un vero e proprio dilemma: rinnovare a cifre top o chiudere un capitolo e guardare avanti? Difficile rispondere, difficile decidere. La palla passa al Napoli, che però dovrà tener presente un aspetto fondamentale: se si cede un difensore di questa caratura va preso un elemento di caratura internazionale; altrimenti, perso prima il pilastro dell’attacco e poi quello della difesa, il famoso salto di qualità sarà molto difficile da fare.

di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)