FIAMMELLE AZZURRE – Victor Ruiz, vedi Napoli e poi…

victor ruiz getty images

La Spagna ed il Napoli non si sono mai incrociati calcisticamente se non in tempi recenti: mentre dal punto di vista storico il retaggio borbonico è ancora vivo in città, ed anzi, c’è chi rivorrebbe una autorità simile al posto delle correnti istituzioni, in 90 anni di storia la maglia azzurra è stata indossata da giocatori provenienti dalla penisola iberca solamente nelle recenti stagioni dai vari Callejon, Albiol, David Lopez e con in più la presenza di Rafa Benitez in panchina prima dell’avvento dell’era Sarri. Il primo spagnolo a giocare nel Napoli però non è stato uno di questi, bensì un bel ragazzo dagli occhi verdi che li ha preceduti…si tratta di Victor Ruiz.

CHE ABBAGLIO

Difensore centrale di piede sinistro, il giocatore venne prelevato nel mercato invernale della stagione 2010/2011 senza troppo giudizio, dopo aver dato retta ad un paio di relazioni positive da parte di qualche osservatore partenopeo, incuriosito da quanto fatto in campo con la maglia dell’Espanyol dal 25enne di Espluges di Llobregat, cittadina a pochi passi da Barcellona nella quale Victor Ruiz è nato il 25 gennaio 1989. Dotato sin da giovanissimo di un fisico importante, Ruiz viene messo ben presto nella posizione di difensore centrale, nel tentativo di unire il suo metro e 84 cm al gioco di anticipo ed alla buona capacità di far ripartire l’azione grazie ad una qualità tecnica adeguata. Per questo motivo viene schierato a volte anche come terzino sinistro, con compiti in prevalenza difensivi. E tant’è, le primissime esperienze del ragazzo tra i professionisti sono positive, al punto tale da convincere nel 2010 l’ormai defunto magazine ‘Don Balon’ ad inserire il nome di Victor Ruiz nella lista dei migliori giocatori nati dopo il 1989. Ma siamo certi che il Napoli non l’abbia acquistato per questo motivo.

IL CROLLO

Victor Ruiz “scala” il settore giovanile dell’Espanyol dal 2004 al 2009, quando esordisce a dicembre nella Liga. La sua seconda partita è nel derby contro il Barcellona, e pochissimo tempo dopo arriva anche il suo primo gol tra i professionisti, nel febbraio 2010 contro il Malaga. Alla fine saranno 22 le sue presenze in campionato, quasi tutte sopra la sufficienza, e l’allenatore Mauricio Pochettino, ex Nazionale argentino e difensore a sua volta prima di cominciare una nuova carriera in panchina, pensa che il giovanotto abbia del potenziale, abbastanza da poter essere coltivato in ottica titolare o in alternativa da poter sfruttare in sede di mercato. Ed è proprio ciò che accade il 27 gennaio 2011, quando il Napoli se lo aggiudica girando ai catalani in cambio l’intero cartellino di Jesus Datolo più 6 milioni di euro, per un valore complessivo di 8 mln. In realtà l’impatto col Napoli sarà pressoché nullo: Victor Ruiz curiosamente fa segnare il proprio debutto in azzurro proprio in Spagna, e proprio contro il Villarreal che successivamente rappresenterà la tappa più importante della sua carriera. E’ il 24 febbraio 2011, si gioca la gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League; è la notte del famoso crollo della tribuna del settore ospiti che quasi travolse Marek Hamsik, il cui gol portò in vantaggio i partenopei prima della rimonta perpetrata da Nilmar e Giuseppe Rossi.

MR. AUTOGOL

Walter Mazzarri lo testa da titolare due settimane dopo nella vittoria per 3-1 a Parma e poi il giovanotto verrà impiegato sempre per 90′ contro il Cagliari la settimana dopo. Seguirà la panchina con la Lazio, successivamente alla quale Victor Ruiz giocherà uno dopo l’altro i match contro Bologna, Udinese e Palermo (con friulani e siciliani ci saranno delle deludenti sconfitte) oltre all’insignificante ultima di campionato in casa della Juventus. La sensazione è che Mazzarri non creda in lui, come del resto in nessun giocatore di giovane età, ed alla fine le strade del 22enne difensore spagnolo e del Napoli si dividono dopo soli sei mesi, con gli azzurri che riescono ad ammortizzare gli 8 milioni spesi in inverno cedendolo per la stessa cifra al Valencia. Anche al ‘Mestalla’ Victor Ruiz sarà protagonista di un andamento balbettante nel corso di tre anni, durante i quali viene considerato maggiormente per le partite di poco conto delle competizioni europee, dove tra l’altro riuscirà nell’impresa di segnare due autogol. Col tempo la concorrenza aumenta e lo spazio diminuisce, e Victor Ruiz a giugno 2014 capisce che è meglio cambiare di nuovo aria, spostandosi però solamente di qualche km. Il giocatore si accasa al Villarreal e lì in due stagioni riesce a migliorare quanto fatto nel triennio precedente, togliendosi anche qualche bella soddisfazione in campionato, con il Submarino Amarillo che sembra essere tornata la squadra competitiva di un tempo. Ma con tutto il rispetto, giocare al Madrigal non è come farlo al San Paolo…

VEDI NAPOLI E POI…

Ci piace concludere così, con le belle parole che Victor Ruiz ha lasciato tempo fa al giornale spagnolo Levante sulla sua parentesi in azzurro: “Serbo un buon ricordo di Napoli sia come città che come squadra, oltre che dei suoi tifosi. Sono persone uniche, in una posto fantastico e vivono tutti per il calcio. Quella partenopea era un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire, il Napoli poi è diventato un top club, cresciendo molto in questi anni, non a caso ha vinto anche dei trofei nazionali. Sicuramente la maglia azzurra ha rappresentato un salto di qualità per la mia carriera, anche se sono rimasto per poco tempo giocando di rado”.

a cura di Salvatore Lavino

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