L’attesa è oramai finita, ancora pochi giorni e l’amatissimo campionato di serie A tornerà a far emozionare milioni di tifosi italiani. Con lo sgarbo di calciomercato più doloroso della storia azzurra, ovvero il passaggio di Higuain dal Napoli alla Juventus, gli uomini di Sarri ripartono da una certezza: il gioco spettacolare che la scorsa stagione ha esaltato tanto i tifosi partenopei, anche al di là dei goal del Pipita. Con un anno in più di ‘esperienza’ alla corte di mister Sarri infatti, Hamsik & Co. potranno esprimere ai massimi livelli il bel calcio che già pochi mesi fa incantava l’Europa intera.
C’è uno scoglio da superare però, ed è quello della prima giornata: rompere il ghiaccio convincendo alla prima contro il Pescara sarà fondamentale per il morale della squadra, ma soprattutto per quello dei tifosi che, durante le sfide pre-campionato, sono apparsi poco calorosi, ben sotto le aspettative.
A tal proposito gli esordi del Napoli in campionato degli ultimi anni appaiono piuttosto positivi, dal 2009-2010 infatti, gli azzurri hanno perso solo due volte alla prima e l’ultima sconfitta si materializzò proprio lo scorso anno: stagione 2015-2016, era il 23 agosto e gli azzurri di Mister Sarri (all’esordio in serie A sulla panchina azzurra) uscirono sconfitti dal Mapei Stadium contro il Sassuolo con il risultato di 2 a 1. Un goal del napoletano Floro Flores ed uno sul finale di Sansone condannarono la squadra capitanata da Hamsik (in goal quella sera) alla prima sconfitta stagionale.
Prima della sconfitta contro il Sassuolo, il Napoli non perdeva all’esordio da ben sei anni:
era la stagione 2009-2010 e sulla panchina azzurra sedeva l’ex ct della Nazionale Roberto Donadoni che venne fermato all’esordio per 2 a 1 dal Palermo di Cavani.
Nel 2010-2011 in panchina sedeva Walter Mazzarri ed alla prima giornata c’era da affrontare una forte Fiorentina. 1 a 1 il risultato finale, con il primo goal in serie A in maglia azzurra di Cavani. Quell’anno il Napoli arrivò terzo e centrò la qualificazione diretta alla Champions League.
Stagione 2011-2012, c’è lo sciopero dei calciatori e dunque la prima giornata (Napoli-Genoa, giocata poi a dicembre e vinta dagli azzurri per 6 a 1) viene posticipata e l’esordio del Napoli il 10 settembre in casa del Cesena è più che positivo: 1 a 3 con le reti di Lavezzi, Campagnaro ed Hamsik. Quell’anno il Napoli si piazzò quinto in classifica, disputando però una leggendaria Champions e vincendo la prima Coppa Italia della gestione De Laurentiis.
Stagione 2012-2013, ancora una volta il Napoli fa il suo esordio a Palermo, questa volta però il Matador Cavani veste la maglia azzurra e timbra il cartellino contro la sua ex squadra insieme a Maggio ed Hamsik: la pratica rosanero si chiude con un netto 0-3 per gli uomini di Mazzarri. Quell’anno il Napoli riconquisterà la Champions piazzandosi al secondo posto alle spalle della Juventus.
Stagione 2013-2014. E’ l’anno della rivoluzione, via Mazzarri e Cavani su tutti e dentro Benitez ed Higuain insieme agli spagnoli Reina, Albiol e Callejon. Il Napoli esordisce finalmente al San Paolo e rifila un netto 3 a 0 al malcapitato Bologna con goal proprio di Callejon e doppietta di Hamsik. Quell’anno il Napoli avrebbe dovuto contendere lo scudetto alla Juventus, ma non riuscì nell’impresa e si posizionò solamente terzo. In compenso glia azzurri vinsero la seconda Coppa Italia della gestione De Laurentiis.
Due anni fa, nella stagione 2014-2015, quella dell’ultimo anno di Benitez, all’esordio al Marassi contro il Genoa il Napoli trovò una rocambolesca vittoria allo scadere con goal di De Guzman. 1 a 2 il risultato finale, con il primo gol di Callejon. Quell’anno il Napoli vinse la Supercoppa italiana contro la Juventus, ma la posizione finale in campionato è meglio non ricordarla.
di Roberto Rossi
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