IL NUOVO GOLEADOR – E ora nessuno tocchi Manolo

Manolo Gabbiadini Napoli
Manolo Gabbiadini ©Getty Images

 

Quattro gol, in un’amichevole certo, ma sono pur sempre quattro gol con la maglia del Napoli. Mai facili da segnare, soprattutto quando l’avversario fa di tutto per renderti la vita difficile ma tu non hai alcun freno e mandi dentro ogni palla che ti capita davanti.
Potrebbe essere questa la nuova vita di Manolo Gabbiadini, goleador per caso, ma forse mica tanto; la porta Manolo l’ha sempre vista, ma adesso deve dimostrare di avere capacità e continuità per reggere i ritmi d’alta classifica, visto che sulle sue qualità nessuno più ha dubbi.
Il piede mancino del ragazzo classe 1991 ha pochi eguali, soprattutto in giro per la Serie A, Sarri lo sa e non vuole fare a meno di un patrimonio tutto del Napoli, uno di quei colpi che si annunciavano di prospettiva due anni fa e che adesso sono davanti al primo bivio della propria carriera.

IL MOMENTO DELLA VERITÀ DOPO TANTA PANCHINA

A 25 anni e con un Europeo solo sfiorato con la nazionale italiana a causa di una esclusione per i pochi minuti giocati dello scorso anno, Gabbiadini sembrava vicinissimo alla cessione subito dopo la fine dello scorso campionato; Higuain resta, Manolo va.
Il calciomercato Napoli, però, ci ha insegnato che non sempre i piani di inizio estate poi si realizzano, e allora ecco la cessione monstre del Pipita alla Juve ed ecco il Napoli alla ricerca di un nuovo attaccante che possa raccogliere l’eredità pesante dell’argentino.
Si parla di Benzema, Diego Costa, Morata e Aguero, alla fine in azzurro ci arriva il 22enne di belle speranze Milik, pagato dal Napoli oltre 30 milioni per strapparlo all’Ajax.
A Dimaro, nel frattempo, Gabbiadini c’è arrivato per primo, dopo essere stato uno dei primi al raduno di Castel Volturno, ad inizio luglio. Nessuna parola, come sempre, nessun sorriso per i fotografi. Solo tanto lavoro agli ordini di mister Conte, le prime uscite amichevoli da titolare nella posizione che fu di Higuain e i primi gol. Tanti, come da sempre è abituato a fare.
Dall’Anaune al Monaco, passando per la poco brillante prova col Nizza, Gabbiadini e Sarri si prendono la loro rivincita; il ragazzo formato dall’Atalanta gioca da prima punta e, con movimenti diversi da quelli visti lo scorso anno, sa prendersi la scena.
Senza parole, sorrisi o gesti eclatanti, perché Manolo è così, un ragazzo che continua a giocarsi le sue chances anche se i tifosi vogliono Icardi con una maglia da titolare o sperano nella buona riuscita dell’affare Milik.
Al momento, però, la ragione è tutta sua e nessuno si sognerebbe di mettere in discussione il nuovo goleador azzurro, pronto finalmente ad essere protagonista dopo aver guardato troppe gare dalla panchina.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

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