KICK OFF – Napoli, occhio a non strapagare i giocatori

KICKOFF-finale

Il mercato sta cominciando a girare in maniera vorticosa dalle parti di Castel Volturno e trascina con se tanti nomi. Eccoli di seguito, come fosse una formazione: in porta Sportiello, in difesa Maksimovic e De Sciglio, centrocampo con Rog, Diawara, Herrera e Zielinski, in attacco Icardi, Bacca e poi Jovetic a supporto.

CHIUDIAMO LA PORTA

Di questi chi serve veramente? Mettiamo dentro alla lista del si l’atalantino Marco Sportiello: il 24enne estremo difensore orobico ha dimostrato sicurezza ed affidabilità da quando tra 2013 e 2014 ha avuto modo di esordire tra i professionisti per poi raccogliere l’eredità di Consigli tra i pali e non lasciarla più. Il Napoli ha Pepe Reina, ma lo spagnolo è sempre troppo incline a farsi male, con l’ennesimo infortunio muscolare a tenerlo ai box e a condizionargli la preparazione estiva a Dimaro, tanto da costringerlo ad andarsi a curare in Spagna. Con la concreta possibilità che il Napoli possa giocare 50 e più partite in questa stagione, un’alternativa capace di diventare una prima scelta già nel beve periodo ci vuole. Poi andrà valutato Sepe, che nel caso sarebbe disposto a fare da secondo a Reina, ma non con anche Sportiello a frapporsi tra lui e l’ex Liverpool.

JOLLY PER LE FASCE

In difesa saremo brevi: non è il caso di prendere Nikola Maksimovic per 23 milioni più bonus, come sembra che il Napoli stia provando a fare. Il serbo è ormai ben rodato per la Serie A ma l’ultima stagione in granata non è stata positiva, specialmente per un infortunio di natura traumatica. Ad ogni modo il giocatore non vale tutti quei soldi, e forse sarebbe il caso di non trattare con il Torino perché è un pò come avere a che fare con il Lione…promosso su tutta la linea invece l’eventuale acquisto di Mattia De Sciglio: il milanista è forte, giovane e sa giocare su entrambe le fasce sia in difesa che a centrocampo. Per Sarri rappresenterebbe una pedina molto importante nello scacchiere tattico azzurro, e come costo farebbe spendere al Napoli meno soldi di Maksimovic o comunque non molto di più, e sarebbero soldi ben spesi in questo caso.

OCCHIO ALLA SPESA

A centrocampo il sogno sarebbe Hector Herrera, il più forte per tecnica ed esperienza tra tutti i nomi proposti, ma l’affare col Porto e (non solo) sembra difficile. Ecco quindi tre giovani per Sarri: il croato Marko Rog, che vorrebbe a tutti i costi l’azzurro, poi il bolognese Amadou Diawara ed il polacco dell’Udinese, Piotr Zielinski. Fra tutti il più economico è Rog, che però si porrebbe agli stessi livelli di un Grassi: giovane e bisognoso di crescere soprattutto dal punto di vista psicologico. Zielinksi sembra più pronto di testa e pure sarebbe molto versatile tatticamente, potendo ricoprire almeno 4 ruoli (mezzala, trequartista, esterno offensivo e seconda punta) ma anche in questo caso l’eventuale spesa da sostenere non appare giustificabile: uno come lui adesso dovrebbe avere, esagerando, un valore di mercato di 12 mln e come ingaggio non si dovrebbe andare al di là del milione annuo senza bonus, abbastanza (se non troppo) per un ragazzo di 22 anni che ha ancora tutto da dimostrare ad alti livelli. Discorso che vale pure per Amadou Diawara, il quale non si è presentato alla convocazione del Bologna per il ritiro, e francamente è meglio non avere a che fare con giocatori che assumono questi comportamenti.

BOCCHE DI FUOCO

In attacco è risaputo che il sogno è rappresentato da Mauro Icardi: l’interista costa tanto, sicuramente molto di più rispetto a quello che è il suo reale valore, ma il Napoli pare ragionare tenendo in considerazione diversi fattori. L’argentino potrebbe diventare un trascinatore in campo e non solo, con la città che sembra fatta apposta per lui e per la sua mondanità. In campo poi il capitano interista ha sfrontatezza, “cazzimma” e tecnica, tutti aspetti che Sarri sarebbe in grado di accrescere. Ma 70 milioni, dai 40 iniziali offerti dal Napoli…su questo la dirigenza partenopea dovrebbe riflettere, pur avendo una notevole possibilità di spendere. Carlos Bacca sarebbe una buona soluzione di ripiego ma solo nel breve-medio periodo data l’età, su Stevan Jovetic tanti interrogativi riguarderebbero invece l’aspetto caratteriale, oltre a quello tattico: il montenegrino non è un prima punta pur non essendo male in fase di finalizzazione, e tra lui e Gabbiadini meglio quest’ultimo.

di Salvatore Lavino (@sal85lav)

 

Gestione cookie