L’ex capitano azzurro Paolo Cannavaro ha ripercorso alcuni dei momenti più belli della sua lunga avventura partenopea. Intervistato da Radio CRC, il difensore ha parlato del suo amore per la maglia azzurra: “Il 31 ottobre 2009 è stata una giornata da ricordare, vincere 3 a 2 in rimonta in casa della Juve, un’apoteosi. La cosa che mi ha reso più orgoglioso però è di aver contribuito alla crescita del Napoli, ho vissuto l’arrivo di giocatori importantissimi, arrivati da società importanti, devo nominare anche un compagno come Gianluca Grava, abbiamo dato tanto per far sì che il Napoli oggi sia questo, gli anni della C, della B, i primi successi in A, oggi la gente verso questi giocatori, questo gruppo, è molto riconoscente. Probabilmente con Mazzarri è arrivato il vero salto di qualità, siamo diventati una realtà importante, ci siamo affacciati su palcoscenici diversi.
La partita indimenticabile ce l’ho tatuata sul braccio, a Genova, il ritorno in A. Festeggiare i trofei diventa anche semplice, ma festeggiare su quel campo con i gemelli genoani, è stato il momento della rinascita vera e propria, siamo tornati nel calcio che Napoli meritava. Certo, ho sempre sognato di alzare una coppa, sono arrivati i primi trofei dell’era De Laurentiis, ma quella partita resta indimenticabile. Un po’ come il gol di Ciro Ferrara in finale di Coppa Uefa, o quello di Paolo Di Canio al Milan, sono molto legato ad immagini come queste. E poi la cosa che mi rende davvero orgoglioso è l’affetto che mi manifestano sempre i tifosi napoletani, questa sera non sarò alla festa perché dopodomani ci attende il ritorno dei playoff di Europa League, siamo professionisti, abbiamo degli impegni, ma col cuore sarò lì”.
Di Oscar Maresca