I social network hanno tanti aspetti negativi, tra i quali il principale è dato dal portare la gente all’assuefazione. Si cammina col volto rivolto allo schermo del proprio smartphone, alla caccia degli ultimi aggiornamenti, oltre che di Pokemon (di recente), postando qualsiasi cosa accada nella nostra vita. D’altro canto però tutto ciò che risulta online sui social media resta lì, come un’impronta (quasi) indelebile del nostro passaggio.
Scrivere sull’onda emozionale del momento è quello che fanno tutti, anche gli agenti dei calciatori spesso, soprattutto se a ricoprire tale ruolo è un familiare. E’ questo il caso di Nicolas Higuain, fratello di Gonzalo e principale artefice (pare) dell’addio del ‘Pipita’ alla piazza napoletana, con seguente approdo alla Juventus. Scriveva Nicolas a febbraio: “Se giochiamo senza arbitro possiamo vincere lo scudetto. Noi siamo orgogliosi, non abbiamo bisogno di aiuto. Siamo Napoli e lottiamo sempre solo. Forza Napoli Sempre”.
Sarà che il popolo partenopeo, in questo calcio di numeri, sia rimasto eccessivamente romantico ma queste parole, insieme ad altre, hanno collaborato a creare l’idea che si fosse creato un fronte comune, che un campione fosse pronto a lottare per noi. Invece le parole lasciano il tempo che trovano e ora tali affermazioni toccherà sentirle probabilmente rinnegare (un po’ come ha fatto con una smorfia Allegri col gol di Muntari).
Proprio in ambito di parole lasciate al web, da tifoso più che da giornalista, da appassionato più che da operatore, vorrei tanto che Gonzalo proseguisse nel silenzio che si è imposto in totale autonomia. Niente letterina di Natale insomma.