Da fulgido talento che avrebbe dovuto rappresentare il futuro del calcio italiano a stellina persa nel firmamento, senza meta apparente: la storia di Davide Santon aveva tutte le caratteristiche per rendere il ragazzo un pilastro della difesa tricolore, nonché un grande giocatore. Esordio con Mourinho, un anno ad altissimi livelli, con tante vittorie. La consacrazione, però, non è mai arrivata: tra cambi di squadra e ritorni poco felici, il bimbo prodigio non si è mai espresso nuovamente ai livelli di inizio carriera. Ecco perché l’approdo eventuale in casa Napoli potrebbe consentire a Santon di ritornare, finalmente, ad essere quello di un tempo.
Gli azzurri avevano bisogno di “tappare un buco” sulla fascia destra di difesa: probabilmente Santon non è stata la prima scelta ma, in un momento in cui le cifre del mercato sono folli e i giocatori talentuosi difficilmente lasciano le squadre di appartenenza, appropriarsi di uno come lui può essere considerato quasi un lusso, sia per il prezzo di trasferimento che per le qualità del calciatore. Nelle ultime due stagioni Santon ha avuto poca fortuna ma il ragazzo ha ancora talento: un tecnico come Sarri potrebbe assolutamente restituirgli la fiducia necessaria per tornare a far bene, soprattutto dal punto di vista mentale. La concorrenza con Hysaj potrebbe essere un fattore positivo, date anche le tre competizioni e, dunque, la possibilità di non trascorrere troppo tempo in panchina.
A livello tattico, peraltro, Santon potrà tornare davvero molto utile: in carriera ha infatti giocato sia a destra che a sinistra e, qualche volta, ha persino interpretato il ruolo di esterno nel centrocampo a 5. Di conseguenza, la sua duttilità potrebbe risultare la vera arma in più per conquistare tifosi e allenatore. E chissà che, ricordando tempi apparentemente lontani, Davide Santon non torni ad essere il bimbo prodigio che al mondo del calcio sembra mancare da ormai troppi anni.