IL PUNTO – Higuain e Koulibaly, meglio lasciare e non raddoppiare

Gonzalo Higuain © Getty Images

Non si parlava del mercato in uscita in casa Napoli da tanto tempo. L’ultima volta veramente significativa era ricorsa in occasione dell’addio di Edinson Cavani, volato al Paris Saint-Germain nell’estate del 2013 dietro al pagamento di una clausola rescissoria da sogno, pari a circa 64,50 milioni di euro e che con i bonus inclusi arriva tranquillamente a 70. Da lì in poi il Napoli è stato sempre in grado di migliorarsi, acquistando giocatori altrettanto forti in diversi reparti della rosa. Oggi questa situazione sembra riproporsi, con i ben noti casi di Koulibaly e Higuain, deflagrati in ordine rigorosamente cronologico: prima le sensazioni di partenza del senegalese, tentato con tutta probabilità da chi ne cura gli interessi a coltivare le possibilità di accasarsi in un top club estero, e poi le esternazioni del solito parente di turno, il fratello di Higuain stavolta, che però ne è anche procuratore. Parole le sue che sembrano molto pilotate e programmate, perché in tutta onesta ci sembra immaturo lamentarsi un pò in stile “Mancini” adducendo al fatto che tempo fa il presidente abbia apostrofato il Pipita dandogli del ‘chiattone’, mentre sul progetto la lagna sarebbe stata più comprensibile un anno fa, al termine di una stagione fallimentare nella quale anche Higuain ha avuto qualche colpa.

IL CALCIO E’ COSI’ – Fatto sta che ora il Napoli deve gestire due casi alquanto delicati nonostante i contratti dei rispettivi calciatori non scadano subito: Koulibaly ha un accordo valido ancora per altre tre stagioni, Higuain per due, e questo dà potere in sede di trattativa ad Aurelio De Laurentiis (anche se con Higuain si rischia) il quale molto probabilmente però farebbe bene a cedere i due giocatori viste le cifre che è possibile ricavare dai loro addi. Con il centrale senegalese potrebbero arrivare nelle casse azzurre almeno 25 mln di euro, e non ne parliamo neppure nel caso dell’argentino: se clausola rescissoria da 95 mln non sarà, almeno una sessantina sarebbero garantiti in liquidità più qualche eventuale contropartita tecnica. Del resto col Pipita tra un anno sarebbe pericolosamente vicina l’eventualità di trovare già un accordo sottobanco con qualcuno ed andare via a parametro zero firmando già a febbraio 2018. Ed il calcio ci insegna che se un giocatore vuole andarsene allora è meglio cederlo quanto prima…meglio ancora se può garantirti soldi a palate. Successe già ai tempi di Ronaldo e Zidane, i quali da Inter e Juventus passarono al Real Madrid per cifre da favola.

IDEE CHIARE – Resterebbe il dispiacere di separarsi dal miglior capocannoniere di tutti i tempi della Serie A, ma un sostituto che sappia fare bene si trova. Anzi, più di uno, considerando che un talento come Gabbiadini potrebbe giocare sicuramente di più senza l’ingombrante presenza di Higuain. E’ tutto un gioco di compromessi e di valutazioni, alla fine dei conti bisogna considerare che il Napoli ci andrebbe bene in ogni caso e che la programmazione societaria non verrebbe sconvolta più di tanto da qualche addio importante…ancora una volta torniamo a dirlo: via Lavezzi, via Cavani, e l’asticella si è comunque alzata sempre di più. Andassero via pure Higuain e Koulibaly ci sarebbero fondi immediati per trovare sostituti altrettanto validi e per rinforzare l’organico di Maurizio Sarri anche dove serve negli altri reparti. E poi, già l’anno scorso il prematuro scetticismo l’aveva fatta da padrone prima e dopo la partenza della squadra per Dimaro, la lezione è stata già dimenticata?

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