KICK OFF – Sarri, serve un ‘piano B’

KICKOFF-finale

 

Il calciomercato comincia a dare i primi frutti in casa Napoli, pronto a gustarsi i suoi colpi come le ciliege. Uno tira l’altro, e dopo Lapadula e Hector Herrera che sembrano vicinissimi, ieri Aurelio De Laurentiis è uscito allo scoperto parlando anche di Fabinho. Il presidente azzurro ha confermato le voci che volevano da diverso tempo la sua squadra sul bravo e giovane laterale brasiliano del Monaco, aggiungendo che è stata formulata una prima offerta di 10 milioni di euro. Questo per tranquillizzare i più scettici fra tifosi e giornalisti, evidentemente spaventati da quello che sta facendo la Juventus in sede di campagna acquisti.

Ma l’aspetto più significativo di tutto questo attivismo del Napoli nella sessione trasferimenti riguarda il doversi munire di nuove scelte tattiche da parte di Maurizio Sarri: il 4-3-3 ‘scoperto’ nella scorsa stagione a scapito del sino a quel punto collaudato 4-3-1-2 necessita ora di alternative. Le avversarie sanno come gioca il Napoli e l’allenatore azzurro ha il compito di pensare a delle alternative da attuare a gara in corsa in quelle situazioni dove le cose si complicheranno maledettamente, per provare a risolvere il match non soltanto con lo spunto dei singoli ma anche con la forza del collettivo.

E se messa nelle condizioni ideali, la squadra avrebbe maggiori possibilità di giocare bene e vincere. Ma le difficoltà a concepire un piano B nascono anche dall’abitudine di Sarri di affidarsi sempre agli stessi uomini…difficile trovare una macchina che vada più forte di quella già in suo possesso. Ma se questo proposito dovesse riuscire ci sarebbero alcuni benefici, come il recupero e l’impiego di elementi forti che però fanno panchina. E’ un problema che grava sulle spalle di Sarri, ma un bel problema, di quelli che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Vedremo a Dimaro.

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