La vendetta è un piatto che va servito freddo, si dice. Con ogni probabilità lo stesso vale per la rivincita. Quando il Birmingham City lo scartò durante un provino, Nabil Bentelab non fece nemmeno un cenno con la testa: sapeva che prima o poi se ne sarebbero pentiti. Il prima è arrivato il 22 dicembre del 2013, quando Tim Sherwood lo getta nella mischia nel match vinto dal suo Tottenham contro il Southampton. Da quel momento in poi il giovane franco-algerino non si è mai fermato e le indiscrezioni sul suo conto, a pochi mesi dall’inizio del calciomercato, cominciano a sprecarsi. La sua dignità calcistica in Europa è ormai elevata alla duplice potenza.
Caratteristiche tecnico-tattiche
Ben presto e per ovvie motivazioni, soprattutto di natura fisica, Bentabel si è guadagnato il soprannome di ‘Piccolo Vieira’. Fuori da ogni paragone, il nazionale algerino è un centrocampista mancino molto massiccio in quanto a muscolatura, il quale rende spesso complicato per gli avversari il confronto corpo a corpo. Le sue migliori performance le offre in fase di non possesso: è un abile ruba-palloni ed è molto bravo negli inserimenti. La tecnica di base di cui è dotato combacia con la spiccata intelligenza tattica, che fa di lui un giocatore che raramente si fa trovare impreparato nonostante la giovane età. Il calcio inglese è sicuramente quello più adatto ad un calciatore dalle sue caratteristiche: il metro ed ottantasette unito ad un’ottima proprietà di linguaggio in quanto ad organizzazione del gioco si sposano alla perfezione con le esigenze dei Lilywhites.
Biografia di Bentaleb
Nato a Lille da genitori algerini il 24 novembre del 1994, Bentaleb comincia il suo percorso nel mondo del calcio nel 2001, entrando a far parte delle giovanili dell’AJS Wazemmen. Nel 2004 cambia squadra e passa in quella della sua città, Lille, ma il sogno di chiama Regno Unito. Dopo una breve parentesi nel 2009 tra i belgi del Mouscron, a causa del trasferimento nei Paesi Bassi di tutta la sua famiglia, Nabil incontra finalmente il suo destino. Si presenta, infatti, ad un provino con il Birmingham City nel 2011, mentre militava nel Dunkerque, ma gli inglesi lo bocciano. Caso, fortuna o chi per essi, però, vuole che sugli spalti a guardarlo vi siano anche emissari del Tottenham, che rimangono stregati dal suo talento. Immediata è la proposta di passare per l’Accademy degli Spurs e nel 2012 Bentaleb arriva finalmente in Premier League. Il primo anno lo trascorre quasi interamente nelle giovanili del club, ma Villas Boas lo osserva con particolare attenzione e lo porta al centro dell’Under-21 del Tottenham, di cui diventa anche capitano. A dargli la grande chance, tuttavia, è Sherwood. Il tecnico ne decide l’esordio assoluto tra i ‘grandi’ nel corso di una partita contro il Southampton, complice l’infortunio di Dembele. Bentaleb coglie al volo l’opportunità e da quel momento in poi è considerato un patrimonio su cui costruire la squadra del domani. Il suo talento, inoltre, a lungo è stato oggetto di contesa tra Francia ed Algeria: entrambe le nazionali lo avrebbero voluto con sé. Nonostante abbia giocato con l’Under-19 francese, la giovane promessa nel 2014 ha optato per l’Algeria, difendendone i colori nell’ultimo Mondiale brasiliano.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)