Un faccia a faccia mai veramente cominciato, Insigne contro Mertens, Lorenzo contro Dries, gioielli di un Napoli in trasferta in questa sfida tra Italia e Belgio, si apre e si chiude solamente nel pre-partita, quando i due si scambiano qualche parola e riescono a guardarsi negli occhi. Poi ognuno per la sua strada, entrambi con lo stesso destino: costretti a guadagnarsi la fiducia dei rispettivi commissari tecnici.
Wilmots non premia Dries, visto che in campo ci vanno Hazard, De Bruyne e Fellaini. Ma l’Italia gioca meglio, il centrocampo fiammingo fa fatica, gli azzurri sono già sopra 1-0 ed allora c’è bisogno di lui. La sua partita comincia al minuto 62, quando entra in campo rilevando Nainggoland, una delle tante scelte incomprensibili del CT belga. Mezz’ora in campo a distruggere i sogni azzurri sulla sua fascia, ma di concretezza neanche l’ombra. Nessuno dei compagni è pronto ad accompagnarlo, al centro dell’area ci sono Lukaku ed Origi, non Higuain, e allora la palla dentro non ci va. Prova anche il tiro dalla distanza, mettendosi in proprio, ma Buffon neanche si preoccupa, perché la deviazione di un compagno la spedisce fuori. Si arrende solo al 93°, quando gli azzurri segnano il raddoppio e la gara si chiude, tra i festeggiamenti del compagno di squadra al Napoli.
Dall’altra parte, infatti, Lorenzo Insigne può soltanto gioire della felicità degli altri. Conte non gli concede spazio dal primo minuto, mossa che ci si aspettava, ma neanche lo prende in considerazione dopo. La partita dell’Italia si mette in discesa già nel primo tempo e, nonostante la prestazione non eccelsa di Eder, lì davanti il CT tricolore non necessita di ulteriore aiuti. Il sorriso di Insigne si intravede quando al 75° in campo ci va l’amico di sempre Ciro Immobile, bravo a farsi valere, ma non a restare sul tabellino dei marcatori. Il suo Europeo ripartirà, forse, con la Sveza venerdi, ma lo spazio potrebbe essere lo stesso. Qualche chances in più di restare a lungo in Francia c’è, le stesse chances che ora Mertens dovrà giocarsi con l’Irlanda. Lui sì che avrà convinto Wilmots: va bene De Bruyne e Hazard, ma nessuno più di Mertens può aiutare la sorte belga oggi.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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