E ora tra Miralem Pjanic e la Roma è gelo: il centrocampista bosniaco, prossimo al passaggio alla Juventus, avrebbe commentato stizzito con un amico l’affare che lo vede protagonista del clamoroso trasferimento di mercato. Pjanic avrebbe scritto: “Sti c… mi hanno venduto in 15 minuti, hanno chiamato loro la Juve, hanno bisogno di soldi, sono molto amareggiato, ma purtroppo nella vita non si può avere tutto”, commentando stizzito la situazione attuale sua e della Roma. Si parla anche di un incontro gelido tra lo stesso calciatore ed il direttore sportivo del club giallorosso, Walter Sabatini, nel centro sportivo di Trigoria. Pjanic, che ha interrotto le vacanze alle Baleari per seguire più da vicino la vicenda, ha anche posto una precisazione alle parole rilasciate ieri dal suo portavoce, affermando: “L’unica entità autorizzata a parlare di una mia cessione è solo la Roma”.
Proprio il club presieduto da James Pallotta avrebbe innescato quindi la trattativa che porterà Pjanic ai rivali della Juventus, in barba ai sentimenti dei tifosi. Ai capitolini servono soldi sia da poter immettere subito sul mercato per trovare il sostituto dell’infortunato Rudiger, sia per non correre rischi di natura economica nei bilanci societari, tenuti sotto stretta osservazione dalla UEFA in ambito di fair play finanziario. Già da settimane si parlava di una cessione importante per la Roma, proprio per poter reperire immediata liquidità. E la stessa sorte potrebbe profilarsi ora per Radja Nainggolan, corteggiato dal Chelsea e che qualche giorno fa ha fatto sapere: “Non so se resto”.
La questione relativa al messaggio inviato da Pjanic ad un amico è stata smentita con forza dal dirigente della Roma, Luca Baldissoni, che invece dice come sia stato costretto a rendere pubblica la lettera. Intanto il dg della Juventus, Marotta, dichiara: “La Juventus è stata una scelta di Pjanic, noi con la Roma non abbiamo mai trattato limitandoci a parlare soltanto delle modalità di pagamanto della clausola di rescissione. Il giocatore ha anche rifiutato al compenso che gli spetterebbe dalla stessa clausola come da contratto, pur di venire da noi”.
