AMARCORD MERCATO – Ciccio Romano, la ciliegina sulla torta del primo scudetto

amarcord finale

 

 

Ci sono strade destinate ad incrociarsi, calciatori perfetti per una determinata platea. È il caso di Francesco “Ciccio” Romano, promesso sposo del San Paolo e dei suoi tifosi. Con ogni probabilità è nella top 3 degli acquisti più determinanti della storia del Napoli, anche se il suo nome non figura di certo tra i campionissimi che hanno vestito l’azzurro. Il primo scudetto dei partenopei però porta la sua firma in calce.

Nato a Saviano, piccolo comune dell’hinterland napoletano, Romano si trasferisce sin da piccolo a Reggio Emilia, con la famiglia. Inizia a giocare a calcio proprio con la Reggiana, nel ruolo di centrocampista, e debutta in Serie C a soli 17 anni. Su segnalazione del grande Edmondo Fabbri, viene acquistato dal Milan, all’epoca in Serie B. Con i rossoneri gioca quattro stagioni, ottenendo due promozioni nella massima serie nelle stagioni 1980/81 e ‘82/83, prima che un infortunio ne rallenti la crescita esponenziale.

Dopo una parentesi importante alla Triestina, sempre tra i cadetti, riceve una chiamata dalla sua terra natia: dall’altra parte del telefono c’è Ottavio Bianchi, che lo vuole in azzurro. Nell’ottobre del 1986 passa al Napoli per 2,1 miliardi di lire, risultando decisivo per registrare gli equilibri della squadra, che da lì a qualche mese, si sarebbe laureata campione d’Italia. Con il Napoli vincerà anche una Coppa Italia e una Coppa Uefa, distinguendosi in campo per la sua intelligenza tattica e la sua grinta, contraltare perfetto per esaltare lo straordinario estro di Diego Armando Maradona.

Nel dizionario alla voce “gregario” potrebbe tranquillamente esserci la sua foto. Sempre lontano dai riflettori, Romano è stato per Bianchi come la scoperta dell’America, l’unico calciatore in grado di tenere unita quella straordinaria amalgama di campioni.

 

di Vincenzo Matino (Twitter: @vincenzomatino)

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