Un campionato quasi perfetto quello disputato dal Napoli, con il secondo posto conquistato che vale l’accesso diretto alla Champions League. Un buon traguardo se si guarda al quinto posto di un anno fa, nell’era Benitez. L’avvento di Sarri ha portato aria nuova dalle parti di Castel Volturno: rivoluzione tattica e più attenzione per la difesa. Questo il mix perfetto messo in atto dall’allenatore ex Empoli, che al momento della sua firma per gli azzurri, aveva su di sé tutti i dubbi del caso. Nessuno si aspettava che un tecnico con poca esperienza rispetto all’ex Benitez potesse riportare i partenopei nell’Europa che conta. Certo, per come si era messa la stagione, gli obiettivi erano altri; bisognava conquistare punti per trattenere il primato di campioni d’inverno, ma poi sappiamo tutti come è finita.
Il passato lo rimpiange solo chi non ha futuro – cantava J-AX in una sua vecchia canzone – e questo è il ritornello che deve riecheggiare nella mente dei tifosi e della dirigenza stessa. C’è da lavorare per costruire una nuova rosa: prima vendere e poi comprare. Integrare un organico composto da ottimi elementi per essere competitivi su tutti i fronti è l’unico imperativo ad oggi, e il direttore sportivo Giuntoli ed il suo staff sono già al lavoro. Investire tanti soldi è quindi l’unico modo per vincere? Si, a meno che non sei il Leicester e sulla panchina non c’è seduto un certo mister Ranieri.
Scherzi a parte, questa piazza e questi tifosi meritano di ritornare a gioire. Lo ha detto anche Maradona in un’intervista quest’oggi: “Napoli è sempre nel mio cuore, ma De Laurentiis deve mettere mano alla tasca. Se caccia i soldi possiamo competere con chiunque in Italia“. Tutti ci aspettiamo che il presidente segua i consigli del Pibe de Oro, non ci resta che attendere. Le risorse non mancano, basta saperle gestire.
Di Oscar Maresca