Vardy, dopo i gol la denuncia al suo sosia

Vardy
Vardy ©Getty Images

Jamie Vardy è l’uomo dell’anno in Inghilterra per aver trascinato il suo Leicester alla storica conquista della Premier League quest’anno. La squadra di Ranieri ha sorpreso tutti rompendo l’egemonia delle grandi squadre e facendo suo il campionato inglese, e tutti i protagonisti delle ‘Foxies’ hanno conosciuto una conseguente quanto inevitabile ondata di popolarità. Per Vardy nella fattispecie è arrivata anche la convocazione ad Euro 2016 con un ruolo di primo piano nelle intenzioni del ct Roy Hodgson.

Intanto però il giocatore deve pensare anche a cose meno piacevoli del calcio: infatti la punta d’Oltremanica è pronta a dare sostegno alla moglie Rebekah in un eventuale processo giudiziario che li vedrebbe parte lesa nei confronti di Lee Chapman, un postino di Leicester a sua volta divenuto celebre per essere il sosia dello stesso Vardy.

Se la coppia andrà avanti nel loro intento, Chapman dovrà rispondere dell’accusa di stalking intentata dalla donna per via della sua nuova “professione” da fac-simile di Vardy. L’uomo infatti taggava con cadenza spastmodica l’attaccante del Leicester in ogni foto che postava sui social network, con la conseguenza che Rebekah non ne ha potuto più e si è vista costretta a minacciarlo di rivolgersi ad un giudice per porre fine alle fastidiose incursioni di Chapman. Per la cronaca il postino, o ex, guadagna ben 200 sterline all’ora per impersonare i panni dello stesso Vardy.

 

Gestione cookie