Ha destato non poco scalpore ed anche tanta ironia la decisione di affidare la maglia numero 10 della Nazionale italiana per Euro 2016 a Thiago Motta. Il centrocampista del Paris Saint-Germain in effetti non si avvicina neanche lontanamente al prototipo di giocatore abituato a vedere stampate sulla propria schiena queste due cifre, simbolo calcistico di classe e fantasia.
Va detto però che negli ultimi 30 anni o giù di lì gli azzurri hanno affidato la fatidica casacca sia a grandi campioni che a bravi mestieranti: si va da Roberto Baggio, Albertini, Del Piero, Totti e Di Natale a De Agostini, Berti e De Rossi, questi ultimi due in particolare non proprio famosi per il loro estro. E le altre Nazionali? Ecco i numeri 10 più importanti delle selezioni che scenderanno in campo tra poco più di una settimana per gli Europei in Francia.
Zlatan Ibrahimovic, Svezia – In seguito all’addio al PSG, l’ex Milan è pronto a sparare le sue ultime cartucce in Nazionale. Lo rivedremo in una grande competizione con la maglia della Svezia dopo aver saltato i Mondiali 2014. La classe ovviamente non si discute, questo è un vero numero 10.
Eden Hazard, Belgio – Non è stata una grande stagione per lui al Chelsea, in compenso resta sempre il simbolo di un Belgio sempre più in ascesa e con una rosa in grado di poter fare parecchia strada.
Cesc Fabregas, Spagna – Non è più giovanissimo ma la classe è sempre quella dei giorni migliori, di quando incantava tutti con l’Arsenal. Il feeling con la Nazionale iberica in verità non è sempre stato al massimo, ma Fabregas ha tutto per rivestire un ruolo di prim’ordine.
Luka Modric, Croazia – La selezione a scacchi non può fare a meno del suo re. Senza i piedi ed il cervello del madridista, i balcanici partirebbero parecchio indietro nel novero delle Nazionali che prenderanno parte ad Euro 2016.
Wayne Rooney, Inghilterra – Non è più il ragazzino che impressionò tutti in Portogallo ad Euro 2004, ma il centravanti del Manchester United è forse il meglio che ci sia in quanto a grinta. E se sta bene fisicamente anche la tecnica è sempre da top player.
Aaron Ramsey, Galles – I ‘Dragoni’ non dipendono solo da Gareth Bale: se l’esterno del Real Madrid rappresenta i polmoni, Ramsey è il cervello pensante. Ma la sfortuna deve finire di perseguitarlo.
André Pierre Gignac, Francia – Lui per caratteristiche è più un 9, e nei ‘Galletti’ padroni di casa abbondano gli uomini che la 10 saprebbero portarla meglio, ma ci sta, anche per quanto fatto in passato con i Bleus.
Thomas Rosicky, Repubblica Ceca – Gli anni passano, Rosicky resta. Corre molto di meno, pensa di più e meglio, e con quel sinistro riesce ancora a fare quasi tutto quello che vuole.
Arda Turan, Turchia – Un altro che per prerogative dovrebbe indossare qualsiasi altro numero, ma l’ex Atletico Madrid, oggi al Barcellona, viene premiato per l’importanza anche “istituzionale” che riveste in patria. Il ‘giannizzero’ è un trascinatore nato, ed un leader lo premi anche dandogli il numero che nel calcio è la perfezione.
Lukas Podolsi, Germania – E poi c’è lui. In patria viene ancora considerato un enfant prodige, anche se ha 30 anni ed è reduce da stagioni anonime (panchina all’Arsenal ed all’Inter) in campionati di secondo piano (oggi è al Galatasaray). Eppure le cose migliori nella sua vita calcistica le ha fatte proprio con la Germania, della quale evidentemente è un elemento prezioso anche per il gruppo.
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