Guai in vista per l’ex terzino del Napoli, Pablo Armero. Il terzino colombiano, oggi all’Udinese e che in azzurro ha lasciato ricordi tutt’altro che positivi, è stato arrestato nelle scorse ore a Miami per violenza domestica nei confronti della moglie, con la quale ha anche dei figli. La donna, Maria Elena Bazan, ha denunciato Armero alla polizia e successivamente il giocatore è stato tratto in arresto con l’accusa di aggressione aggravata e violenza domestica. Armero ha passato la notte in galera per poi pagare una cauzione di 1500 dollari e tornare in libertà, ma nel frattempo sarà tenuto sott’occhio dalle autorità e con l’obbligo di presentarsi in tribunale ad ogni nuova udienza dei prossimi iter processuali che lo vedranno in veste di imputato.
Stando alla ricostruzione della polizia, Armero aveva trascorso una serata in giro per locali a Miami, litigando poi con la compagna una volta fatto ritorno nel loro albergo. Il laterale dell’Udinese, al rifiuto della donna di avere un rapporto sessuale, l’avrebbe aggredita brandendo un paio di forbici e tagliandole numerose ciocche di capelli fino all’arrivo della polizia, allertata dai vicini di camera a causa del baccano. Armero si sarebbe giustificato dicendo alle forze dell’ordine che era stata la donna a richiedere “il taglio” di capelli e proclamandosi innocente, cosa alla quale nessuno ha creduto. E adesso il colombiano dovrà stare alla larga da moglie e figli. E non è la prima volta che si parla di Armero per questioni extracalcistiche: già altre volte il giocatore sarebbe stato fermato in evidente stato di alterazione dalla polizia e ben noto pare essere il suo vizio di tirare tardi per fare baldoria. L’Udinese nel frattempo fa sapere che verranno prese le adeguate misure disciplinari nei confronti del calciatore.
ARMERO ARRESTATO COMPARE IN TRIBUNALE