Tre anni in azzurro, tre anni di alti e bassi. Da titolare a terzo portiere, questa è la storia di Rafael. Sembra purtroppo quasi conclusa la sua esperienza al Napoli, ma in questi anni il brasiliano è riuscito a mettere in mostra le sue caratteristiche acquistando tanta esperienza.
LA PRIMA STAGIONE AZZURRA – Portiere classe 90′, la società partenopea lo acquista dal Santos nel 2013 e gli offre il posto di secondo dietro l’esperto Pepe Reina. Nella stagione 2013/2014 totalizza dieci presenze; esordisce in serie A, Champions League ed Europa League, sostituendo abbastanza bene l’acciaccato collega spagnolo. Mette in mostra le sue buone doti fino a quando, nel febbraio 2014, subisce la rottura del legamento crociato che lo costringe a chiudere anzitempo la sua stagione.
QUELLA FINALE CONTRO LA JUVENTUS – L’anno seguente è quello della consacrazione per Rafael. E’ la stagione 2014/2015, Reina decide di trasferirsi al Bayern Monaco e il brasiliano ha quindi la strada spianata per il ruolo da portiere titolare. Autore di un ottimo inizio di campionato, entra nel cuore dei tifosi quando, nel dicembre 2014, durante la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, para due rigori ai bianconeri permettendo così agli azzurri di portarsi a casa il trofeo. Il suo buon momento dura però poco, dopo alcuni mesi infatti Benitez decide di richiamarlo in panchina in favore di Andujar. Quella stagione si conclude per lui con 23 presenze, senza mai aver più lo spazio per far ricredere il mister.
IL (QUASI) CERTO ADDIO AL NAPOLI – L’avvento di Sarri, il ritorno di Reina e la decisione di acquistare in prestito Gabriel, chiudono definitivamente tutte le speranze al portiere brasiliano. Quest’anno Rafael ha totalizzato zero presenze e il suo addio, giorno dopo giorno, si fa sempre più concreto. Nei giorni scorsi il suo agente, Paulo Affonso, ha confermato che il ragazzo vuole andare via per avere più spazio. Destinazione gradita sarebbe la sua patria, il Brasile, dove Rafael gode di tanti estimatori. Quando era al Santos infatti, nonostante avesse ventidue anni, riuscì ad entrare nel giro della Nazionale giocando anche tre partite da titolare. Il portiere ha ancora due anni di contratto con il Napoli, ma la storia d’amore fra lui e la squadra azzurra sembra oramai ai titoli di coda.
Di Oscar Maresca