Non è stata una stagione da ricordare per Ivan Strinic. Il 28enne terzino sinistro croato, che bene aveva impressionato al suo arrivo al Napoli nei primi mesi del 2015, si è successivamente perso per strada soprattutto a causa dei troppi inconvenienti di natura fisica che ne hanno limitato l’utilizzo. In più Maurizio Sarri quest’anno ha avuto a disposizione un Faouzi Ghoulam con una marcia in più. Per Strinic le occasioni di mettersi in mostra sono state poche, e non tutte colte al volo. Non mancano comunque le attenuanti, specialmente per un giocatore che è in fase di recupero e che, non essendo parte integrante degli undici titolari, può incorrere in comprensibili quanto difficilmente evitabili errori nei meccanismi di gioco.
E’ stato proprio il caso di Strinic, che ha alternato cose buone ad imperfezioni frequenti, evidenti nei casi di qualche tocco sbagliato di troppo o nel ritardo quando andava chiusa qualche sovrapposizione. Comunque il potenziale dell’ex Dnipro non si discute, e lo sa bene il ct della Croazia, Ante Cacic, che ha deciso comunque di convocare il laterale mancino del Napoli per gli Europei di Francia del prossimo mese. A questo proposito il giocatore ha dichiarato alla stampa del proprio Paese di aver pensato negli scorsi mesi di lasciare la Nazionale e di essere rimasto sorpreso della chiamata di Cacic. E’ stata anche l’occasione buona per affermare di voler restare in azzurro, ma Strinic si aspetta un minutaggio maggiore nella prossima stagione.
Premesso che qualunque persona che fa il calciatore a questo mondo desidererebbe poter scendere in campo sempre, è comunque un discorso che lascia spesso il tempo che prova: l’ultima decisione spetta all’allenatore e lui decide se un elemento è pronto o meno per scendere in campo con una certa continuità. L’impressione è comunque che Maurizio Sarri creda in Strinic, al quale ha concesso un minutaggio progressivamente più alto in Europa League e soprattutto in Coppa Italia, dove l’esterno balcanico ha giocato per intero due gare su due.
Con tutta probabilità il giocatore si riunirà al ritiro del Napoli a Dimaro un po’ in ritardo visti gli impegni imminenti con la Croazia, e a quel punto spetterà a lui recuperare il terreno perduto appannaggio di Ghoulam, il quale è apparso spesso a suo agio quest’anno. Inutile dire che per il Napoli sarebbe soltanto un bene il poter contare su uno Strinic rigenerato sul piano fisico e mentale: con la Champions League da giocare al massimo al pari del campionato ci sarà bisogno del contributo di tutti, e questo è il pensiero anche di Aurelio De Laurentiis, che a Sarri ha imputato il solo difetto di contare troppo sui soli titolarissimi.