Elseid Hysaj è diventato una delle colonne del Napoli di Sarri dopo una stagione che lo ha visto in campo per ben 37 partite sulle 38 complessive in calendario. Il 22enne terzino albanese è riuscito anche a superare le difficoltà iniziali, quando Maurizio Sarri lo schierava nella posizione di laterale difensivo sinistro, ruolo già ricoperto in maniera positiva all’Empoli. Ma l’esterno balcanico ha trovato proprio a destra il suo habitat naturale rivelandosi devastante, tanto da imporsi come il titolare indiscusso innalzando in maniera impressionante l’asticella delle prestazioni offerte sul rettangolo di gioco. E come conseguenza della splendida annata disputata, Hysaj è riuscito ad attirare su di sé le attenzioni di un top club come il Bayern Monaco, alla ricerca di elementi giovani e dinamici per sostituire i forti ma oramai un pò troppo avanti con gli anni Philip Lahm e Rafinha.
Logico pensare quindi ad un assalto a Hysaj da parte della società bavarese, cui non mancano convincenti argomentazioni ovviamente di natura economica. Il Napoli però non è società che vende, a meno che non ci si trovi davanti a condizioni particolari come accadde ad esempio per Edinson Cavani,che passò al Paris Saint-Germain con il contributo decisivo della clausola rescissoria. Ora più che mai le mosse in sede di calciomercato vanno ponderate per bene dalle parti di Castel Volturno, e cedere i pezzi migliori sarebbe andare controsenso nella strada che conduce a grandi traguardi. De Laurentiis e Giuntoli lo sanno ed è per questo che non priveranno certo la rosa a disposizione di Maurizio Sarri di Hysaj, il cui valore di mercato è oscillato vertiginosamente verso l’alto.
Semmai l’imperativo è comprare, comprare anche poco ma meglio: durante la scorsa campagna trasferimenti estiva il direttore sportivo Giuntoli operò acquisti mirati e funzionali alle idee tattiche che Maurizio Sarri aveva in mente, sbagliando solamente nel caso dell’ingaggio di Mirko Valdifiori (suo malgrado). In quella circostanza però le lacune sono state colmate dalla definitiva esplosione di Jorginho. Per quanto riguarda Hysaj ha influito molto in termini positivi la conoscenza che il giocatore aveva degli schemi di Sarri ma anche e soprattutto il carisma del ragazzo e la fiducia reciproca instaurata con l’allenatore. Un Hysaj forte quindi sia con i piedi che con la testa, ed è proprio questa tipologia di calciatori che è richiesta per instaurare cicli vincenti.