E’ stato un Higuain ante litteram, e proprio del Pipita parla in virtù della figura che riveste in patria dopo il Mondiale conquistato nella sua Argentina nel 1978 vincendo anche il titolo di capocannoniere del torneo oltre che la palma di miglior giocatore di quella Coppa del Mondo: lui è Mario Kempes, famoso per essersi schierato contro la dittatura nel suo Paese ai tempi e che per Diego Armando Maradona rappresenta un idolo.
Kempes ha detto la sua proprio su Gonzalo Higuain, affermando alle frequenze di ‘Tele Radio Stereo’: “In Italia giocano da sempre alcuni dei migliori calciatori argentini: Sivori, Passarella, Batistuta, ed ovviamente Maradona. Oggi c’è il Pipita Higuain a catalizzare l’attenzione dei miei conterranei, lui è arrivato al Napoli con già una reputazione ottima”.
“Al Real Madrid era si uno dei calciatori di primo piano del club ma possiamo dire che era anche un pò sacrificato per via del dualismo con Benzema. Adesso in maglia azzurra Higuain ha trovato la sua dimensione ideale, ha tutto per fare sempre bene e riveste il ruolo del leader e del trascinatore. Con i suoi 36 gol i partenopei avrebbero vinto lo scudetto ad occhi chiusi se non ci fosse stata una Juventus marziana. Higuain è un big anche dal lato umano, è un top player ed un orgoglio per l’Argentina e per il Napoli”.
