Giovanni Martusciello, vice di Giampaolo ad Empoli, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Maidirecalcio: “Ho lavorato con due maestri come Sarri e Giampaolo. Mi sento pronto“. Lo scorso anno lo stesso Martusciello avrebbe potuto seguire Sarri sotto l’ombra del Vesuvio come suo secondo: “Non ho rimpianti, da anni sono legato all’Empoli e spero di continuare a lavorare in questo ambiente”.
Tra i ragazzi allenati da Martusciello c’è anche Mario Rui vicino alle big d’Italia: “Potrebbe giocare alla grande nel Napoli. In Italia i terzini sinistri sono veramente pochi e questo ragazzo ha fatto passi enormi grazie al lavoro assiduo di mister Sarri. Me lo ricordo quando è arrivato era una cellula impazzita, ma con il lavoro quotidiano Sarri l’ha migliorato e oggi affascina ogniqualvolta lo vedi giocare. Ha fatto passi enormi, è un campione”. E Tonelli sarà un giocatore del Napoli nelle prossime ore: “Io sono di parte, sono stato dieci anni a stretto contatto. Lo conosco dai tempi della Primavera, si lavorava quasi tutti i giorni per migliorarlo sotto tutti i punti di vista. Aveva un grosso motore: grande fisicità, rapidità, giocatore intelligentissimo. Un difensore che sa portare dentro quello che è un passato, quello che è un difensore deve fare: sa marcare e sa reagire ad un impatto fisico. Rugani è più pulito, ma Tonelli è più intelligente del difensore della Juventus. Se sbaglia, sbaglia per eccesso di personalità. Gli errori che a volte commette sono dovuti a questa grande personalità. Anche lui deve ringraziare il lavoro di Sarri. Ci può stare alla grande in questo Napoli, ma ci sono pressioni diverse. Sono convinto che possa far bene perché ha grande voglia di giocare. L’altro giorno stava guardando la partita del Napoli con tutta la squadra e al gol di Hamsik tutti sono corsi ad abbracciarlo perché si vedeva la possibilità di accedere alla Champions League. Sono tre/quattro passi avanti per lui”.
Un pensiero anche ad Hysaj autentica sorpresa per Napoli: “E’ stata una rivelazione per i napoletani, ma non per noi che lo conosciamo da tantissimi anni. Sarri lo mise dentro ad un età prematura: aveva grande personalità nonostante avesse solamente 17 anni. E’ stato utilizzato spesso a sinistra, è bravo con entrambi i piedi. Mario Rui arrivò in un secondo momento e a destra giocava Laurini. E’ un freddo, non soffre mai la pressione”.