Una notte da vivere: al San Paolo l’ultimo passo per le notti europee

Insigne Higuain ©Getty Images

 

Un ultimo abbraccio prima di salutarsi, di darsi appuntamento all’anno prossimo. Col sorriso, si spera, e soprattutto con la musichetta della Champions pronta già a risuonare nelle casse del San Paolo. Per far sì che la speranza azzurra diventi realtà c’è un Frosinone da battere ed un secondo posto da guadagnare, da meritare, come se quanto dimostrato per tutto l’anno in fondo poi di per sé già non bastasse.
La stagione del Napoli si rinchiude in una sola gara: a fungere da sottofondo, il ruggito di uno stadio che avrebbe voluto festeggiare ben altro all’ultima gara, ma si ritrova a doversi ‘accontentare’ di ritrovare la Champions.
Il prossimo anno si ripartirà dall’inseguimento alla Juventus, ma soprattutto, si spera, da notti europee che sapranno cambiare il corso della squadra di Sarri.

OBIETTIVO AD UN PASSO

Lo stesso Sarri che, nell’ultima conferenza pre-gara di questa stagione, ha messo in guardia l’ambiente, conscio che nessun obiettivo è ancora stato raggiunto.
“Non mi piace l’aria che si respira intorno alla squadra, vincere è sempre difficile, vincere senza soffrire lo è ancora di più. Dovremo essere concentrati al massimo”. Concentrazione, appunto, la ricetta giusta. Il Napoli che scenderà in campo non dovrà pensare ad altro che alla gara ed alla vittoria. In 90 minuti passerà davanti agli occhi dei beniamini azzurri tutta l’annata che va per chiudersi, dallo sfortunato esordio contro il Sassuolo fino al successo di Torino, passando per le gioie e le delusioni in coppa e nelle notti europee ed una squadra capace di mantenere la vetta della classifica per due mesi.
Rimorsi? Forse qualcuno. “Ma nel corso di una stagione è normale commettere qualche errore” – ammette Sarri – “Vorrà dire che ci sederemo a tavolino al termine dell’anno e valuteremo quanto fatto, di giusto e di errato”.
La Juve che è scappata in fuga, però, non rappresenta un rimpianto per l’ex tecnico dell’Empoli. “Quando una squadra raccoglie 26 vittorie in 27 gare è un po’ difficile contrastarla. Ad un certo punto della stagione ero l’unico a prevedere una rimonta della Juventus, hanno dimostrato ancora una volta di essere la squadra migliore”.
E allora come valutare la stagione di questo Napoli? “Il merito di quanto fatto va ai ragazzi, io ho solo dato una mano a questa squadra che voleva migliorarsi. L’abbiamo fatto: abbiamo centrato il record di punti e siamo disposti a fare bene, perché nessun record centrato varrà nulla senza il raggiungimento dell’obiettivo”.
E quell’obiettivo, per un Sarri che la Coppa dalle grandi orecchie l’ha vista solo in TV, fa inevitabilmente rima con la Champions.

LA FORZA DEL SAN PAOLO

Via libera ai titolarissimi, allora, a quelli che hanno trainato il carro azzurro per tutto l’anno. Reina è stato il primo a richiamare i tifosi in massa al San Paolo, Higuain è il diamante di un gruppo caricato in spalla più volte. L’argentino è atteso dalla Copa America e la sua stagione non finirà col Frosinone, ma ha ancora l’opportunità di raggiungere Nordahl per lasciare definitivamente il suo nome agli annali del calcio del nostro paese.
“E può fare ancora qualcosina in più”, aggiunge Sarri, uno che nella crescita tecnica e motivazionale del Pipita è risultato poi fondamentale. Ad inizio anno nessuno avrebbe scommesso su questa coppia, eppure, ognuno nel proprio orticello, hanno coltivalo bene.
Con il Frosinone è arrivato il tempo di effettuare il raccolto, sperando che ad essere promosso sia quanto dimostrato durante nove mesi di cammino spesso esaltante e sopra le righe.
“Il San Paolo sarà fondamentale”. E allora tutti allo stadio, per spingere questa squadra fino all’ultimo secondo e fino all’ultimo obiettivo. Per tornare, si spera, ad ascoltare la musichetta Champions in quelle notti europee che fanno sognare tutta la città.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

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