Salgono i ricavi, ma anche i costi. Così la Juventus si ritrova in perdita anche quest’anno è per quest’ultimo esercizio di bilancio. Questa la summa di quanto analizzato da Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore che, scrutando i conti della Vecchia Signora, ha riportato la crescita sia dei ricavi che dei costi per la società di Agnelli, una condizione per la quale la Juventus chiuderà ancora in rosso al termine di quest’anno.
“Il conto economico bianconero evidenzia un giro d’affari di 304,5 milioni (+28% sui primi nove mesi dell’esercizio precedente). I ricavi da gare ammontano a 34 milioni (6 da match Champions), i diritti tv nazionali hanno fruttato 85 milioni e quelli Uefa 70 milioni. In entrambi i casi si fanno sentire i nuovi contratti tv che hanno garantito al club di incassare 21,6 milioni in più rispetto all’anno scorso (8 milioni in Serie A, 13,6 per il merket pool europeo). La gestione diretta del merchandising, voluta dalla società del presidente Andrea Agnelli in questa stagione, ha prodotto in nove mesi entrate per 9,6 milioni. I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono stati pari a 51 milioni (+12 milioni). Ci sono poi 40 milioni di introiti derivanti dall’area sportiva (+25 milioni rispetto all’esercizio 2014/15) assicurati da 33,9 milioni di plusvalenze e da 5,2 milioni per i prestiti (3,5 milioni per Coman al Bayern Monaco, 1,4 milioni per Cerri e Tello al Cagliari).
I problemi per i conti juventini nascono dal fatto che contestualmente all’incremento dei ricavi si è registrato dal luglio 2015 al marzo 2016 un aumento dei costi del 15,9%. I costi operativi ammontano a 211 milioni. Gli ingaggi dei calciatori e allenatori sono saliti da 123,5 a 142 milioni, e gli ammortamenti dei cartellini a 49 milioni (+6,8 milioni) per via della campagna trasferimenti 2015/16. La proiezione di questi numeri induce la società a prevedere l’esercizio annuale in perdita”.