Siamo arrivati alla fine. Napoli–Frosinone sarà l’ultima partita di campionato; gli azzurri devono blindare il secondo posto, mentre i ciociari si preparando a salutare degnamente la Serie A. Roberto Stellone e i suoi non sono riusciti nell’impresa della salvezza, ma senza rimpianti.
ALLENATORE. Stellone è una vecchia conoscenza per il Napoli e ha lasciato un ottimo ricordo fra i tifosi azzurri. Quest’anno ha fatto intravedere ottime doti manageriali, ma soprattutto grande eleganza e diplomazia di fronte ai microfoni in più occasioni. E’ giovane e ha ancora tante cose da imparare, ma le prospettive sono davvero interessanti.
COME GIOCA – 4-4-2
Leali; Rosi, Ajeti, Blanchard, Crivello; Paganini (Kragl), Sammarco, Gucher (Frara), Soddimo (Tonev); Dionisi, Ciofani.
Dal punto di vista tattico, non c’è molto da dire su questo Frosinone. Un 4-4-2 semplice e ordinato, votato alle ripartenze veloci. Fondamentale è il ruolo degli esterni di centrocampo, che sono chiamati al doppio sacrificio in difesa e in attacco. Non è un caso se tutti gli interpreti presenti in rosa hanno gamba e facilità di corsa come caratteristiche principali. Tutta la manovra offensiva si appoggia su Daniel Ciofani, l’ariete e la boa della squadra, con l’ottimo Dionisi sempre pronto a girargli intorno.
L’UOMO CHIAVE. Ed è proprio Dionisi il calciatore più pericolo del Frosinone. L’ex Livorno è sicuramente l’elemento di maggior qualità dal punto di vista tecnico. Abile nel dribbling e con un tiro sempre molto efficace. Sempre in appoggio a Ciofani e puntuale nel raccogliere tutti i palloni giocabili. Un lottatore, autore di ben 9 reti in questo campionato. Nonostante la retrocessione, per lui è stata comunque un’ottima stagione.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)