Trentatré gol già in cascina, col campionato non ancora finito. Una stagione da leader, da trascinatore di un Napoli che spesso, per larghi tratti della stagione, si è attaccato al suo numero 9 per uscire dalle sabbie mobili di una ananna lunga ed entusiasmante. Dipendenza? Forse no, non in tutto. Perché in fondo tutte le grandi squadre si legano ai propri campioni. E Gonzalo Higuain lo è, un campione puro, uno di quelli che ti fa stancare di battere le mani perché dovresti averle gonfie per l’impegno. Uno di quelli che, ad ogni sostituzione, ti costringe ad alzarti dal posto in cui sei seduto per tributargli i giusti onori.
Un’annata sicuramente fantastica per l’argentino con la maglia napoletana; Higuain ha sempre abituato i suoi tifosi a grandi numeri e stagioni prolifiche, ma stavolta sembra essersi superato. I gol complessivi, con una gara ancora da disputare in Italia ed una nazionale argentina ad attenderlo per la Copa America, sono già 35, in quello che sembra essere a tutti gli effetti il miglior anno della sua carriera. Nella storia del calcio italiano ha raggiunto Angelillo e Nordahl è a soli due gol di distanza, nella classifica marcatori all-time.
Chi, dunque, si sognerebbe di mettere in dubbio Higuain pensando alla prossima stagione?
SUPER VALUTAZIONE
Nessuno. O almeno nessuno lo farebbe apertamente senza che per lui venga chiesto immediatamente un TSO od una amministrazione di sostegno al tribunale competente più vicino.
In vista di un’estate rovente, tra calcio giocato e dietro le scrivanie, il calciomercato Napoli offre ai tifosi azzurri più di un motivo per essere preoccupati.
Il contratto del Pipita con il Napoli ad oggi recita: scadenza a giugno del 2018 e conseguente clausola di rescissione fissata a poco più di 94 milioni di euro.
Misure di garanzia che il buon De Laurentiis ha già attuato in passato e che nel caso di Cavani tre anni fa si sono rivelate poi un ottimo viatico per monetizzare con la cessione del Matador.
Il valore di Higuain oggi si assesta almeno tra i 60 e i 70 milioni di euro e su di lui ci sono le attenzioni dei club più importanti del nostro continente: Bundesliga e Premier lo accoglierebbero a braccia aperte, il PSG, poi, con Cavani ed Ibra sul piede di partenza, potrebbe trovare in lui il nuovo fenomeno d’attacco.
Il valzer delle punte che da qui a qualche mese coinvolgerà la maggior parte delle grandi squadre europee potrebbe coinvolgere anche lui, il Pipita, e proprio per questo a Napoli vorrebbero maggiori rassicurazioni.
CON HIGUAIN O SENZA DI LUI
Ma trattenere Higuain in azzurro è davvero un affare per il la squadra azzurra che, con ogni probabilità, potrebbe nuovamente trovare l’approdo in Champions a due anni di distanza?
Certo, una punta con la classe e la qualità di Gonzalo in squadra fa sempre comodo e, ragionando da appassionati, la sua cessione sarebbe una sciagura per il Napoli. Ma dal punto di vista prettamente imprenditoriale e societario, venderlo ora, al massimo della sua esperienza sotto il Vesuvio, sarebbe una vera e propria mossa da 90.
90 proprio come i milioni che potrebbero essere incassati: vendere Higuain oggi, infatti, significherebbe incassare una cifra di molto superiore a quella investita per lui tre anni fa, quando il Pipita lasciò Madrid per raggiungere Benitez in Italia.
I 40 milioni del 2013 sono oggi almeno raddoppiati e una cifra così alta da richiedere ad eventuali acquirenti sarebbe giustificata dalla stagione mostruosa che il numero 9 ha fatto registrare quest’anno.
Con una cifra incassata di tale portata, poi, la società di De Laurentiis potrebbe tuffarsi sul mercato non solo trovando un degno sostituto, ma anche integrando qualche reparto con un colpo da sogno.
Nato nel dicembre ’87, Higuain si avvia verso i 29 anni e, da qui ad un anno, sarebbe invece pronto a scavalcare quota 30. Quale squadra, in giro per il continente, verserebbe una cifra così alta per un trentenne, anche ammesso che il Pipita ripeta il prossimo anno la super stagione che sta per chiudersi?
Discorsi economici, certo, che stridono fortemente con il calcio tutto cuore e passione che i napoletani sono abituati a pensare. Ma nel 2016 e con il calcio di oggi, bisogna essere pronti a guardare alle opportunità di crescita prima ancora che agli affetti.
Ovviamente, sempre e solo per il bene di un Napoli che potrebbe, con l’addio del suo bomber, presentarsi al completo ai nastri di partenza del prossimo anno con uno o due calciatori di altissimo livello ed un entusiasmo ancora rinnovato.
Ecco perché, pur senza mettere in discussione le qualità di Higuain, la sua cessione a determinate condizioni sarebbe solo un lato di una medaglia che il Napoli potrebbe considerare, un evento non così catastrofico e di crescita per la società azzurra.
L’altro lato, invece, prevederebbe la sua permanenza: una speranza per ogni tifoso ed una certezza in più per chi ripartirà per vincere qualcosa di importante anche il prossimo anno, con un Higuain in più.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)