Era il sei gennaio e con il Natale oramai alle spalle ripartiva uno dei campionati di Serie A con l’esito più incerto degli ultimi anni. Al primo posto non c’era la solita Juventus, ma l’Inter di Mancini che, a suon di partite vinte per uno a zero e giocando male, era riuscita a scavalcare tutti, puntando dunque al titolo. Alle spalle dei nerazzurri c’era un Napoli spettacolare, che proveniva dalla bella e convincente partita di Bergamo contro l’Atalanta vinta per 3 a 1 che, di diritto, inseriva anche gli azzurri nella corsa per l’ambizioso sogno tricolore.
Ma veniamo ora alla partita: gli uomini di Sarri devono fare a meno dello squalificato Jorginho e di un affaticato Allan (che entra solo nei minuti finali), che fanno spazio ad una inedita coppia di centrocampo composta da David Lopez e Valdifiori. Il Toro invece scende in campo con la formazione tipo con in attacco una vecchia conoscenza azzurra che corrisponde al nome di Fabio Quagliarella che, da quando non veste più la maglia del Napoli, di goal ai partenopei ne ha segnati e non pochi.
Giusto il tempo di scaldare i motori e subito il San Paolo si libera alla prima gioia della serata. Siamo al 16′ ed una perfetta triangolazione volante, tutta di prima, tra Higuain e Callejon libera al tiro dal limite dell’area Insigne che segna forse uno dei più bei goal di questo campionato. Parabola imprendibile quella disegnata da Lorenzo il Magnifico che, scavalca a mo di pallonetto l’incolpevole Padelli e incanala fin da subito la partita nel binario giusto.
Nonostante però il Napoli continui a macinare gioco è il Torno che alla metà del primo tempo sfiora la rete con un colpo di tesa nell’area piccola di Quagliarella che non si trasforma in goal solo grazie ad un autentico prodigio di Reina. Goal sbagliato, goal subito? Macchè, per il Napoli questa regola non esiste. Sono infatti ancora gli uomini di Ventura ad attaccare e alla mezz’ora conquistano un calcio di rigore con Bruno Peres che sulla sinistra del Napoli fa secco Ghoulam che ingenuamente si invola in scivolata colpendo pallone e stinco dell’avversario. Dal dischetto va l’ex azzurro Fabio Quagliarella. Reina intuisce il tiro, tocca appena il pallone, ma la palla si deposita in rete. E’ 1 a 1 e la profezia del goal di Quagliarella al Napoli si ripete puntuale.
Gli uomini di Sarri però non ci stanno ad andare al riposo sul risultato di parità e trovano il goal del vantaggio con il capitano Marek Hamsik, innescato pregevolmente da Insigne, defilato sulla sinistra buca Padelli con una rasoiata che si infila tra le gambe del portiere granata. Ecco così che lo slovacco alla sua trecentesima presenza in serie A trova la sua seconda rete consecutiva in campionato.
Il secondo tempo non si rivela spettacolare come il primo: una traversa di Insigne su punizione e un contropiede del Toro che mette i brividi a Reina e co, sono gli unici due episodi degni di nota. Come degno di nota è il siparietto fuori dal campo tra l’arbitro Di Bello e gli allenatori Sarri e Ventura che, al termine di una discussione, vengono entrambi allontanati dalle rispettive panchine.
Un Napoli dunque ancora vincente e convincente, nonostante la vittoria di misura, che rimane sulla scia dell’Inter che vince ad Empoli ancora una volta per…1 a 0.
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