Chissà quanti anni hanno atteso, per curiosità o qualcosa in più, i tifosi del Napoli per conoscere i retroscena rispetto a quello storico rifiuto, almeno così passò alla storia, da parte di Paolo Rossi. Le cronache di anni addietro raccontano che l’ex attaccante e campione del mondo con la maglia della Nazionale italiana disse di no ad un trasferimento sotto le pendici del Vesuvio. Nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Rossi ha voluto fare chiarezza rispetto a quest’episodio: “La storia sta così: la Juventus non voleva riprendermi ma non voleva neanche che le sue concorrenti mi ingaggiassero. E allora la Juve sapeva fare il vuoto, nel mercato. Si fece avanti il Napoli e io parlai con Ferlaino. Gli dissi che non volevo fare la bandierina ma che il mio trasferimento aveva un senso solo se si fosse allestita una squadra per vincere il campionato. Il discorso finì lì. Mi prese il Perugia con il geniale presidente D’Attoma che si inventò una formula particolare di prestito. Per sostenere quell’impegno arrivò in Serie A il primo sponsor, il pastificio Ponte. La farà sorridere ma pensi che io avevo un contratto pubblicitario firmato con un concorrente nel settore, la Polenghi Lombardo, per cui giocai le prime tre partite del campionato senza lo sponsor. Poi le due società si misero d’accordo. Così ha preso forma l’era degli sponsor del calcio italiano”.