Un fiume in piena. Questo è ormai il ‘caso’ Gargano, la bolla mediatica scoppiata dopo l’ormai arcinota intervista che Walter Gargano ha rilasciato all’emittente messicana, nella quale non riservava parole particolarmente affettuose per i napoletani e tirava in ballo anche diversi ex compagni, scoperchiando un vaso di Pandora che ha offeso più di una persona. Accuse, repliche, scuse e controscuse, con tanto di video nel quale si cerca di ristabilire un rapporto fra il ‘Mota’ e la sua ex tifoseria, che nel frattempo ci ha messo un attimo a cambiare l’iniziale del suo soprannome.
Insomma, si è parlato di Gargano più in questi giorni che negli anni da lui vissuti a Napoli. Chi vi scrive l’intervista l’ha ascoltata per ben benino, per ovvi motivi di lavoro, e in effetti quelle cose le ha dette davvero, con la leggerezza di chi forse non credeva di essere ‘beccato’. Se consentite un’opinione personale, al di là di alcune uscite francamente evitabili c’erano parecchie chicche piuttosto succose, specialmente le storie di spogliatoio. Ci lamentiamo tanto del fatto che i calciatori sono sempre così banali, poi appena escono dal seminato giù tutti a dargli addosso. In realtà, a prescindere da tutto, questa storia forse è andata un po’ oltre: che ne dite di chiudere quest’ultimo momento di notorietà di un calciatore che fa parte del passato e ricominciare a guardare al presente e all’immediato futuro? Si va a Torino, e francamente ci deve preoccupare di più questa trasferta decisiva che il pensiero di Walter e di sua moglie. Scusate eh, non volevo offendere nessuno…
di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)