SENZA OFFESA PER I CALCIATORI
Come già detto, il Napoli in campo ha giocato benissimo, addirittura per certi tratti meritava di vincere e con un pizzico di fortuna ci sarebbe pure riuscito. Ma alcuni punti vanno necessariamente sviscerati, anche per rifletterci su e capire cosa è andato storto. Se la difesa è stata semplicemente impeccabile, con Albiol nettamente sopra le righe (il salvataggio su El Shaarawy è epico, vale praticamente un gol e fa il paio con quello di Rudiger su Hamsik), alcuni uomini-chiave hanno invece toppato l’impegno, e visto il modo in cui si era messa la partita avrebbero potuto davvero fare la differenza. Con tutto il rispetto per lui e per gli altri idoli che ci hanno trascinati fin qui, in questo finale di stagione sta mancando come il pane Marek Hamsik, che purtroppo ancora una volta palesa enormi limiti caratteriali e di personalità. Ieri non è mai entrato in partita, l’episodio del gol sbagliato non è che l’ultima goccia. Bacchettata anche per Higuain, la cui fame è una benedizione finché non diventa voracità. In un paio di occasioni si è incaponito in azioni personali che diversamente potevano liberare il compagno al tiro: un’azione di Callejòn nel primo tempo grida ancora vendetta. L’ingresso di Totti, che davvero in dieci minuti ha cambiato la partita e ha consentito alla Roma di orchestrare un paio di azioni che in 80 minuti non si erano viste neppure col binocolo, deve servire da esempio per i nostri top-players. Per carisma, freddezza e modo di incidere sulla partita il 10 romanista non ha eguali in Italia. Sfidiamo chiunque a dire il contrario.
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