Si torna a parlare di Nicola Rizzoli, ancora definito il numero uno dei fischietti italiani. Nell’ultimo periodo però gli errori sono aumentati, oltre alle polemiche sul web, dati gli atteggiamenti di calciatori ignorati da Rizzoli. Si va dal discusso caso Bonucci al recente Keita. In entrambi i casi i calciatori di Juventus e Lazio si sono avvicinati all’arbitro per protestare contro delle decisioni prese, avvicinandosi molto al volto di Rizzoli.
In molti sul web hanno sottolineato come il mancato rosso nel primo caso abbia quasi autorizzato Keita a fare lo stesso. L’arbitro ha deciso di difendersi stamattina, con le seguenti dichiarazioni a ‘Radio Anch’io Lo Sport’: “Di Bonucci se n’è parlato anche troppo. Non si possono costruire castelli in aria in base a delle immagini. Se si guarda il video, ci si rende conto che non c’è stato alcun tipo di contatto. Ieri Keita si è avvicinato soltanto per chiedermi spiegazioni. Non vorrei si parlasse di questo più di quanto ce ne sia bisogno”.