KICKOFF – Napoli, chi non ti conosce, ti giudica

KICKOFF-finale

 

Lo ha dimostrato il Frosinone, i tifosi, quelli veri, non violenti e appassionati dei propri colori, che non impazziscono per una sconfitta ma godono nell’attesa e nel raggiungimento di una vittoria, non saranno mai d’ostacolo al calcio e alla crescita di una squadra.

Prendo spunto dalle parole del presidente dell’Empoli Corsi che, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, si è lasciato andare a commenti in merito al mancato conseguimento dello scudetto da parte del Napoli. La giustificazione addotta, proteggendo allenatore e calciatori, che non avrebbero colpe (e infatti non ne hanno), è quella che l’ambiente azzurro avrebbe caricato d’eccessive pressioni la squadra, innervosendola quasi. Proprio per questo Higuain sarebbe esploso: “Fosse stato alla Juventus, non sarebbe accaduto, evitando le tre giornate di squalifica”.

Dunque il problema del Napoli è l’ambiente, un concetto ormai abusato, un po’ come quello, ricordando ‘E fuori nevica’, che per essere napoletano è necessario saper fare la pizza. Il tifo azzurro si è dimostrato, mai come quest’anno, compatto nell’accompagnare la squadra nel proprio percorso. Dai dubbi iniziali di molti all’amore incondizionato esploso dopo poche settimane.

Un’intera città ha creduto in un sogno e, da fuori, è impossibile capire quanto valgano quei sorrisi ormai passati da capolista, quelle chiacchiere da bar e quei petti gonfi a ogni rete del Pipita. Alla fine dei giochi lo scudetto non sarà scucito dal petto della Juventus eppure in città nessun dito viene puntato.

Si spera anzi in un progetto Sarri, in un rinnovo dei pilastri di questa squadra, guardando avanti, alla prossima corsa e alle emozioni della Champions League. Il problema di Napoli è chi la giudica senza conoscerla.

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