GLI AVVERSARI – L’imprevedibile Roma

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

L’attesa sta per finire. Il Napoli, in un insolito orario, affronterà la Roma all’Olimpico. Partita fondamentale per gli obiettivi di entrambe le squadre.

I giallorossi, dopo la splendida e romantica vittoria contro il Torino, continuano a sperare nel secondo posto. Traguardo concreto solo in caso di vittoria domani.

ALLENATORE. Chissà come sarebbe finita se la Roma avesse iniziato il campionato con Luciano Spalletti. L’ex Zenit San Pietroburgo ha preso il posto di Rudi Garcia e ha portato la squadra, in poco tempo, nelle zone alte della classifica. In 15 partite, ha racimolato una sola sconfitta (all’esordio contro la Juventus allo Stadium), 10 vittorie e quattro pareggi.

COME GIOCA – 4-3-3

Szczesny; Florenzi, Rudiger (Zukanovic), Manolas, Digne; Pjanic, De Rossi (Keita), Nainggolan; El Shaarawy, Perotti (Dzeko), Salah.

La Roma, con Spalletti alla guida, ha migliorato molto anche il suo modo di giocare. Decisivo, per mettere in atto le idee del tecnico, il mercato di gennaio, che ha portato alla corte del Colosseo uomini come Perotti ed El Shaarawy. Il primo, ex Genoa, è stato inventato falso nove dall’allenatore, con ottimi risultati. Positivo anche l’impatto del Faraone, anche se non sta attraversando il migliore dei momenti.

Il punto forte di questa squadra è l’enorme potenziale offensivo (non a caso miglior attacco del campionato con 73 reti): questo, ovviamente, il pericolo numero uno per la retroguardia azzurra, che dovrà fare molta attenzione soprattutto alla velocità delle due ali d’attacco (Salah in particolare). Inoltre, il ritrovato Francesco Totti può rivelarsi un’arma in più.

A centrocampo c’è grande qualità, con Miralem Pjanic che fa da cervello. Scricchiola la difesa (38 gol subiti in questa annata), non sempre organizzata e funzionale.

L’UOMO CHIAVE. Non sarà facile per Faouzi Ghoulam contenere le cavalcate di Mohamed Salah. Basta mettere la palla nello spazio; lui ci arriverà, in un modo o nell’altro. Con quel sinistro, poi, può fare qualsiasi cosa. Ecco perché l’egiziano è uno dei principali pericoli per la partita di domani. Occhio, inoltre, a Totti, che ha dimostrato contro il Torino di poter decidere da solo la gara. Anche in 4 minuti.

 

di Pasquale La Ragione

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