Era una domenica di metà dicembre, con il Natale alle porte, al San Paolo di Napoli si respirava un’aria di festa in quanto si aveva la sensazione che gli uomini di Sarri fossero nettamente più forti della Roma del francese Garcia. Più di 50 mila anime azzurre accorsero allo stadio quel pomeriggio, in quanto c’era voglia di far sapere al campionato che il Napoli e i suoi tifosi non si erano arresi e che il passo falso della settimana precedente al Dall’Ara era stato solo un incidente di percorso e nulla più. La voglia di riprendersi la vetta della classifica che, allora, vedeva l’Inter in testa a soli due punti era davvero tanta. Insomma, fu un Napoli spavaldo quello che scese in campo, un Napoli che aveva un unico obbiettivo: vincere.
E la Roma? La Roma non era quella che ammiriamo ora guidata da Luciano Spalletti, quella dello scorso dicembre era una squadra senza un’impronta di gioco, a caccia di un’identità che stentava a trovare, palesemente alla fine di un ciclo che, di li a poco, sarebbe terminato con l’esonero di Garcia e il cambio di alcuni giocatori chiave.
Ma adesso arriviamo alla partita: il Napoli scende in campo con la formazione tipo così come la Roma. Il primo tempo risulta essere molto equilibrato con scialbe occasioni da una parte e dall’altra. Nonostante ciò, la prima metà di gara termina a reti inviolate. La ripresa è tutta un’altra storia, gli uomini di Garcia si dimenticano completamente di tornare in campo e lasciano il pallino del gioco nelle mani degli azzurri che macinano gioco a quantità industriale creando almeno quattro nitide occasioni da rete. Clamorosa la doppia opportunità capitata sui piedi di Hamsik che, una volta fa la barba al palo alla sinistra di Szczesny e l’altra tira in bocca al portiere giallo rosso. Da brividi poi l’occasione che al novantesimo sciupa El Kaddouri che, dopo una respinta breve, a tu per tu col portiere in precario equilibrio manda il pallone fuori. La partita dunque termina a reti bianche con un Napoli che esce dal San Paolo con l’amaro in bocca per la mole di gioco prodotta e per il solo punto portato a casa. Intanto l’Inter vince e scappa da sola in vetta a quattro lunghezze dalla squadra di Sarri. La Roma invece dopo questa partita conferma tutti i suoi limiti di gioco che apriranno di li a poco una crisi profonda che sublimerà appunto nell’esonero del tecnico giallorosso.
NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon (22’st Mertens), Higuain, Insigne (43′ s.t. El Kaddouri).
(Rafael, Gabriel, Chiriches, Henrique, Maggio, Strinic, David Lopez, Chalobah, Dezi, Valdifiori). All. Sarri.
ROMA (4-3-3) Szczesny; Florenzi (43′ s.t. Vainqueuer), Manolas, Rüdiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Salah (31′ s.t. Iturbe), Dzeko, Iago Falqué (37′ s.t. Gyomber).
(De Sanctis, Lobont, Castan, Maicon, Emerson, Keita, Vainqueur, Uçan, D’Urso, Sadiq, Gervinho, Iturbe, Di Livio). All. Garcia.
ARBITRO
Rizzoli di Bologna Ammoniti Albiol, Mertens
Roberto Rossi
https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=napoli+roma+0+0&sh=0
In casa Napoli ci si avvicina a questo scatto finale di campionato ed in tal…
Novità importante per quanto riguarda i partenopei. Il procuratore nelle prossime settimane è atteso in…
I partenopei sperano di poter continuare con il tecnico leccese, ma il suo futuro resta…
La sfida contro il 'Grifone' potrebbe essere l'occasione anche per fare un punto della situazione…
Una nuova mossa a sorpresa dal Real Madrid per far diventare sempre più grande il…
I partenopei potrebbero dire addio al centrocampista camerunense. E per la sua eredità gli occhi…