E’ ancora lunedì, ma già si respira aria di campionato. Domani sera il Napoli di mister Sarri se la vedrà col Bologna di Donadoni. Il tecnico ex Empoli infatti alla ripresa degli allenamenti a Castelvolturno ha spronato la squadra facendo comprendere ai suoi il valore morale ed anche economico che per il Napoli rappresenta il raggiungimento della seconda posizione in classifica. Si muove qualcosa anche dal punto di vista della trattative, non è un segreto che alla società azzurra piaccia Lapadula, attaccante del Pescara, ma la concorrenza appare molto serrata. Ha chiarito la posizione della società abruzzese poi il suo presidente, Daniele Sebastiani, evidenziando che i buoni rapporti con il Napoli ci sono, ma tutto dipenderà dalla volontà del ragazzo.
C’è stato spazio anche per le parole degli agenti di Jorginho ed Insigne. Il procuratore del talento di Frattamaggiore ha espresso il suo pensiero sulla sconfitta contro l’Inter, mentre quello del centrocampista brasiliano ha parlato della volontà del suo assistito di giocare l’Europeo. Fra le varie dichiarazioni c’è stata anche la conferenza stampa pre-partita del tecnico del Bologna, Roberto Donadoni, che ha spronato i suoi a fare bene giocando una buona partita come quella contro la Roma.
I ragazzi agli ordini di mister Sarri hanno svolto la seduta pomeridiana d’allenamento presso il centro sportivo di Castelvolturno svolgendo prima fase di attivazione e successivamente seduta tecnico tattica. La sessione si è poi chiusa con una partitina a campo ridotto ed esercitazioni su calci da fermo. E’ stata inoltre diramata la lista dei convocati per la sfida contro il Bologna valida per la 34esima giornata di A: Reina, Rafael, Gabriel, Maggio, Hysaj, Ghoulam, Strinic, Regini, Chiriches, Koulibaly, Albiol, Jorginho, Valdifiori, Chalobah, Allan, David Lopez, Hamsik, Grassi, El Kaddouri, Mertens, Insigne, Callejon, Gabbiadini .Ora l’unico imperativo è portare a casa punti contro la squadra rossoblu, allo Stadio San Paolo sono attesi circa 25mila spettatori; un po’ i prezzi elevati e un po’ la delusione per lo scudetto quasi sfumato hanno portato i tifosi azzurri a non supportare la squadra in massa come nelle precedenti uscite.