Vincere col Bologna per spegnere le troppe critiche che si stanno elevando. Il Napoli di Sarri è alla ricerca della continuità perduta negli ultimi mesi. Per farlo dovrà battere gli emiliani e inaugurare un filotto di vittorie che possano chiudere al meglio una stagione già positiva. Nonostante il periodo negativo, il Bologna è capace di incutere timore, come dimostra la gara di andata.
ALLENATORE – Donadoni non è a rischio ma la sua squadra sta rovinando un’ottima stagione con un filotto di partite senza vittoria. I tre punti (tutti insieme) mancano ormai da metà febbraio. Il tecnico si è detto dispiaciuto per l’andamento altalenante e vorrebbe riaprire un ciclo vincente proprio contro la squadra partenopea.
COME GIOCA – Il 4-3-3 è il modulo più utilizzato dagli emiliani. I due esterni di attacco amano giocare larghi e, in caso di necessità, allinearsi al centrocampo formando una diga di cinque uomini. Il Bologna di Donadoni non è solo difesa e contropiede. Già all’andata ha attaccato il Napoli con un pressing asfissiante che partiva dai propri uomini offensivi. Il centrocampo riesce a fare filtro molto bene grazie alla presenza di calciatori di quantità. La difesa prova a non lasciare spazio in profondità e la prima punta gioca sul filo del fuorigioco. Inoltre, ha ottimi schemi dai calci piazzati.
LUOMO CHIAVE – Difficile definire l’uomo chiave di una squadra che nelle ultime otto partite ha segnato poco e subito tanto. Il giovane Diawara, però, è tra i calciatori che hanno mantenuto un rendimento più o meno costante nel corso dell’intera stagione. Già all’andata la sua prestazione fu eccellente e mise in crisi il centrocampo partenopeo. Buona prestanza fisica, qualità e quantità. Ma Diawara è tanto altro: talento ancora inespresso. Non a caso su di lui ci sono gli interessi dei migliori club europei.
di Mario D’Amiano